un impiegato in favela

Archive for the ‘Storie di Pacificazione’ Category

Morto a Maré [CON VIDEO]

In Finestra sulla favela Rocinha, Oltre la favela Rocinha, Storie di Pacificazione on 1 aprile 2014 at 03:00

Portoghese con traduzione in italiano.

Sueli: limpar, significa matar e depois colocar uma troxinha de maconha na mão do sujeito morto. ou então carregar no caveirão e matar lá dentro mesmo que ninguem vai ver. só se cair algum incauto vai gravar mas se não gravar vira äuto de reisitência e a sociedade caolha quando quer vai aplaudir.

Sueli: fare pulizia, vuol dire uccidere e poi infilare un pezzetto di marjiuana nella mano del morto. Oppure trascinarlo nel carro armato e ucciderlo là dentro, dove nessuno può vedere. Solo se loro avranno commesso qualche imprudenza, qualcuno si ricorderà; ma se non ci si ricorderà, finirà per essere un atto di resistenza, e la società orba applaudirà.

Tardelle: pra isso o governo serve, reprimir………….

Tardelle: è a questo che serve il governo, a reprimere……….

Joao Reus: Sugiro que o Exército e PM fiquem aquartelados e não subam o morro. Sugiro mais, que os “Direitos dos mano” e mais os arruaceiros, baderneiros “comunoanarcopatas” que são contra a Polícia Militar e as FA, que subam o morro para dialogar com os bandidos traficantes que eles tanto acobertam e simpatizam. Quem sabe esse pessoal tenha uma fórmula mágica para acabar com a bandidagem e o tráfico.

Joao Reus: Suggerisco all’esercito e alla PM (Polizia Militare) che aspettino accampati e non risalgano su per o morro. Di più,  suggerisco che i “compagni”, gli indignati, i rivoltosi “anarcocomunisti” che stanno contro alla Polizia Militare e ai suoi ammiratori, che siano loro a salire là sul morro per instaurare un dialogo con i banditi trafficanti che loro tanto giustificano e per i quali simpatizzano. Chissà che queste persone non abbiano una formula magica per farla finita con il banditismo e il traffico.

Vaneia: ACABA COM ESSA BANDIDAGEM. CHEGA DE IMPUNIDADE.

Vaneia: BASTA CON QUESTO MARASMA DI BANDITI. CHE ABBIA FINE L’IMPUNITÀ.

Il complesso di Maré si trova Leggi il seguito di questo post »

Sparatorie al tempo degli aquiloni

In Finestra sulla favela Rocinha, Storie di Pacificazione on 25 marzo 2014 at 01:55

tiros in rocinha sparatorie in rocinha nel tempo degli aquiloni #finestrasullafavela tiros in rocinha sparatorie in rocinha nel tempo degli aquiloni #finestrasullafavela

Era il tempo degli aquiloni, quando le città dei bimbi diventarono le città dei segreti.

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Gleice Oliveira, 18 anni: nuova violenza subita in Rocinha

In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha, Storie di Pacificazione on 7 marzo 2014 at 08:52

Gleice Oliveira, 18 anni

È successo anche questo, in Rocinha, nei giorni scorsi: le sfilate, le baterias di favela; poi, una sera, la polizia ha imposto di chiudere una festa di Carnevale perché qualcuno aveva acceso una comune rissa e per chissà quale altra ragione, scatenando così una manifestazione che ha visto gli abitanti bloccare la estrada Lagoa-Barra, che, provenendo dal centro, passa sotto alla Rocinha. La protesta ha eccitato i banditi, i meninos, e da ciò si è innescata un’intensa sparatoria tra questi e la polizia. Abitanti in festa venivano fermati dai battaglioni speciali della BOPE per perquisizioni; gli veniva puntato contro il fucile con arroganza perché alzassero la maglietta e mostrassero di non essere armati. Poi, una notte nel corso della quale tutta la città di Rio era in festa, favela Rocinha inclusa, una ragazzina è scomparsa. Il ritrovamento del suo corpo, avvenuto nelle ore a seguire nel bagno di un bar con la serranda sbarrata, ha rivelato che era stata stuprata e uccisa.

Gleice Oliveira aveva 18 anni e un figlio di 2. Leggi il seguito di questo post »

Il rumore degli spari (CON VIDEO)

In Carnevale, Finestra sulla favela Rocinha, Storie di Pacificazione on 23 febbraio 2014 at 20:47

Non sparano mica sempre, in Rocinha: ci sono state giornate difficili quest’anno. In questi ultimi tre giorni pare vada meglio, anche se venerdì 21 febbraio, alle 6 del mattino, ci siamo svegliati con gli elicotteri che ci volavano sulla testa. Si allontanavano e tornavano a far tremare le finestre. Colpi d’arma da fuoco come se fossero sotto casa. C’è stata un’operazione di polizia, della Core, truppe d’elite della “polizia civile”. Avrebbero dovuto eseguire arresti che poi non sono riusciti. Poco dopo gli spari, i bimbi con lo zaino aspettavano la navetta per andare a scuola.  Leggi il seguito di questo post »

L’urlo di un sedicenne, due mesi di violenza a Rio

In Finestra sulla favela Rocinha, Oltre la favela Rocinha, Storie di Pacificazione on 20 febbraio 2014 at 19:42


Si avvertono i lettori che seguono immagini e racconti di violenza: è parte di quanto è capitato nelle ultime settimane nella città che ospiterà la finale della Coppa del Mondo 2014 e le Olimpiadi 2016.

Roupa Suja vuol dire “panni sporchi”, e si chiama così perché una volta in questo quartiere di Rocinha c’era una lavanderia e la gente ci andava con i panni sporchi per lavarli. È stato uno dei primi insediamenti di Rocinha, e si sviluppa in vicoli tortuosi e stretti a ridosso del tunnel Zuzu Angel, da dove tutto ha avuto principio, e a cospetto della grande Pietra che si affaccia a strapiombo sulla favela. Roupa Suja è il quartiere nel quale, verso il confine con la foresta, ci sono ancora le baracche di legno, fango e lamiera, che rischiano di venir giù con le foglie secche e una zolla di terra che smotta, quando piove forte.

Mentre era in attesa di Flavinho, Flavia non poteva andare a lavorare; era sola, così cominciò ad ospitare nella sua semplice casa di Roupa Suja i bimbi di chi si trovava nella sua stessa situazione, e da allora Leggi il seguito di questo post »