Era il tempo degli aquiloni, quando le città dei bimbi diventarono le città dei segreti.
Tutti coloro che ti erano amici ti si rivoltano contro; tutto ciò che ti divertiva, ora ti annoia. Vaghi per i vicoli di favela. In questo crescendo di noia, cresce la tensione, e la città dei bimbi diventa la città dei segreti, e del buio, e la città dell’amore per la vita diventa la città della morte e della guerra. Questa notte si è spento tutto e c’è stata una forte sparatoria. La noia ti spinge ad uscire, a differenza di quanto facevi di solito per prudenza. Mezza favela si oscura, casa tua anche, e si resta a lume di candela. Si beve e si sta a guardare che succede. Si vedono stelle cadenti che sono gli strascichi delle raffiche sullo strapiombo della Pietra. Partono i fuochi d’artificio, e qualcuno traccia disegni di laser verde sulla Pietra e sulle nuvole di fumo bianco che contrastano con la notte. Si sentono bambini gridare, per paura. Questa notte gli spari sono in sordina: forse stanno tirando spalle alla Pietra (quando tirano fronte alla Pietra, gli spari rimbombano e fanno eco per tutta la valle, e ad ognuno sembra di averli vicini). Le urla dei bimbi, quelli che stanno rintanati tra quattro mura di mattonato rosso e una spatola di cemento, là dove i fucili vengono imbracciati, quelle devono essere rivolte alla Pietra. Un’esplosione ci fa tremare tutti al buio, trema anche la fiammella della candela, non per l’esplosione ma per uno spiffero, o per uno spirito, chissà. Altri fuochi d’artificio. Di nuovo il laser verde sopra alle fumate bianche, un’altra birra. La noia imperversa questa sera. Di che cosa ci sarà mai da parlare o da scrivere. Che cosa ci sarà mai da realizzare.
Ecco, in un crescendo di guerra civile e di noia, qualcuno spera di vivere almeno una notte. Si sente grattare alla porta di legno: è il gatto che si fa le unghie, come sempre. È tutto finito, diremmo noi. Tutto è ricominciato, si dice qua. È tornata la luce, è il tempo degli aquiloni.
Tempo de Pipa Quando você vem ou não? O que você quer de mim? Deixo por aí O que você tem? De onde você é? Pode me esquecer Se você quiser Ou se deixar chover Se você vier Eu vou te acompanhar de fitas Te ajudo a decorar os dias Te empresto minha neblina Vamos nos espalhar sem linhas Ver o mundo girar de cima No tempo da preguiça Mas tudo bem O dia vai raiar Pra gente se inventar de novo Mas tudo bem O dia vai raiar Pra gente se inventar de novo O que você é enfim? Onde você tem paixão? Segue por aí Eu não sou ninguém demais E você também não é É só rodopiar Em busca do que é belo e vulgar Vamos onde ventar, menina Foi bom te encontrar lá em cima Odeio despedidas Mas tudo bem O dia vai raiar Pra gente se inventar de novo Mas tudo bem O dia vai raiar Pra gente se inventar de novo E o mundo vai nascer de novo |
Il tempo degli aquiloni Quando arrivi o no? Che cosa vuoi da me? Lo lasci per poi Che cos’hai? Di dove sei? Puoi dimenticarmi Se vuoi O se lasci che piova Se arrivi Ti aiuterò con i nastri Ti aiuto a colorare le giornate Ti presto la mia foschia Andiamo a diffonderci senza confini A vedere il mondo girare dall’alto Nel tempo della pigrizia Ma tutto bene Il giorno si illuminerà E ci re-inventeremo Ma tutto bene Il giorno si illuminerà E ci re-inventeremo Che cosa sei alla fine? Dov’è la tua passione? Vai avanti da quel punto in poi Non sono più nessuno E neanche tu sei nessuno Si tratta di avvitarsi Alla ricerca di quello che è bello e volgare Andiamo dove c’è vento, ragazza È stato bello incontrarti là sopra Odio gli addii Ma tutto bene Il giorno si illuminerà E ci re-inventeremo Ma tutto bene Il giorno si illuminerà E ci re-inventeremo E il mondo rinascerà nuovo |