Da Finestra sulla Nigeria (del nord), di Un impiegato in favela

Scambiamocelo uno sguardo dai, e manteniamolo anche per più di pochi secondi, guardiamoci, concediamoci la reciproca conoscenza, anche se da parte mia non ti mostrerò molto oltre l’ovale che il velo mi incornicia attorno al viso. Guardami in faccia, sono viva, adesso, proprio adesso, mentre il mio volto giunge a te che hai deciso di accettare un invito, sono viva, respiro… sto respirando proprio adesso che impari a conoscere qualcosa in più di me, che osservi una mia foto, che ascolti le mie parole. Sono viva da qualche parte, lontano, sì, ma non tanto lontano quanto le stelle. Ognuno dei nostri volti è una stella che palpita, ma non sopra le nuvole, proprio qui, ben piantata su questa stessa terra che ogni santa mattina ci mettiamo a calpestare.
Mi sveglio prima dell’alba, tra pareti composte della stessa materia delle suolo, Leggi il seguito di questo post »




