Come sono arrivata in Rocinha, gringo? Quanti anni sono passati… almeno ventiquattro, no venticinque, sì venticinque. È una storia triste, non balliamo stasera? A me piace raccontarla, ma forse finirei per annoiarti… Vuoi proprio conoscere la mia storia? E va bene… Un po’ mi vergogno, ma la verità è che sono in Rocinha per amore. Sono del Ceará e sono arrivata in Rocinha per Leggi il seguito di questo post »
Archive for the ‘Il popolo di Rocinha’ Category
La signora Antonia (meno cinque)
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 7 giugno 2014 at 18:38Micky skate (meno sei)
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 6 giugno 2014 at 02:30Questa sera, aggrappato al motorino, al mio motorino, mentre le mie ruote mi portavano in cima verso casa, la Rocinha mi ha regalato ancora una immagine diversa. Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo anche se la strada che faccio, salendo e scendendo, descendo e subindo, è sempre la stessa; anche se io ho un punto di vista insolito, diciamo… dal basso verso l’alto. Be’, dalle parti di Sete… sì, tra la rua Dioneia e Sete, prima della rua dois, tre cagnolini Leggi il seguito di questo post »
La fine di una festa
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha, Storie di Pacificazione on 1 giugno 2014 at 13:10Era sabato e stavo ad una festa, di quelle tra amici: il pagode de mesa, con la musica e i canti attorno a un tavolo, il churrasco, la cerveja. Una festa come ce ne sono state tante, nella mia vita. Non che la mia vita sia stata una festa: Leggi il seguito di questo post »
Ciao Tio Lino
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 28 Maggio 2014 at 22:51“Troque sua arma por um pincel”: “Scambia la tua arma per un pennello”.
È l’invito che hai dipinto su un muro del Valão molti anni fa, su quello stesso muro che anni più tardi sarebbe stato scolpito dalle pallottole che hanno trapassato Ben-Te-Vi, il capo delle feste e dei calciatori e dei cantanti famosi in Rocinha. Era un altro mondo, come anche ieri era in Rocinha. Le armi potevano essere quelle vere come quelle giocattolo fabbricate con cartone e nastro adesivo da molti bimbi, allora come oggi.
Stavo sulla riva di là, quella dove sono nato, e per me eri Leggi il seguito di questo post »
Qualche anno fa
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 27 Maggio 2014 at 02:30Andavamo a vendere le verdure al mercato di Gávea: sai, ci eravamo portati il mestiere dal nord-est, e noi là facevamo i contadini. Ora siamo operai, elettricisti, palombari, idraulici, domestiche, autisti, spazzini. Io una volta ho fatto quello che schiaccia il bottone dell’ascensore nei palazzi in centro: “a che piano va?” Leggi il seguito di questo post »





