un impiegato in favela

Il colibrì

In Finestra su Haiti on 10 giugno 2020 at 10:44
 

Finestra su Haiti, di Pollyanna in favela

A volte ti senti sopraffare e ti guardi intorno domandandoti se ne valga la pena. Sei a 8.000 km da chi ami, isolato dal resto del mondo, nell’impossibilità di fare piani e di sapere cosa succederà.

Questo il quadro dei prossimi mesi: 4 milioni di persone rischieranno di morire di fame, la stagione ciclonica si preannuncia essere “impattante”, il numero di positivi al covid-19 continuerà ad aumentare e i posti di terapia intensiva sono circa 200 (già esauriti) e solo a Port au Prince, le scuole non riapriranno, il tasso di cambio con il dollaro sarà sempre più sfavorevole e i rincari destabilizzeranno la popolazione, il cui malcontento esploderà in manifestazioni, assalti e violenza.

“Lascia perdere… parti… ma chi te lo fa fare?! Non cambierà mai niente…”

Forse sì, forse queste vocine hanno ragione. Non sarò certo io a fare la differenza e a salvare Haiti.

Poi mi torna in mente la storia del colibrì di Wangari Maathai, che di fronte all’incendio del bosco, instancabile, vola alla pozza più vicina per prendere qualche millilitro d’acqua e provarci. Mentre gli altri abitanti del bosco provano a dissuaderlo e si beffano di lui.

“Ci devo provare. Faccio del mio meglio e faccio tutto quello che posso.”

Perché poi incontri loro, adolescenti che fanno la colletta e portano le medicine alla loro compagna di classe. Witchina è affetta da anemia falciforme, non riesce più a muovere le braccia, fatica a reggersi in piedi, ma vuole imparare a fare la marmellata e rendere orgogliosa la nonna.

Il colibrì simboleggia l’amore per la vita e la gioia di vivere, la resistenza al vento e la capacità di superare le difficoltà, la cura contro l’abbattimento nei confronti della vita per chi ha perso energia vitale e forza d’animo.

Chi sei tu per pensare che non c’è più nulla da fare di fronte a quel sorriso già nostalgico della vita che si allontana?

Ti arrabbi perché è crudele, perché non è giusto, perché non c’è fine alla disperazione. Ma ti commuovi perché il mondo è pieno di colibrì.

Chi è che sta in favela?

Finestra su cosa?

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