Alcuni agenti della polizia pacificatrice hanno girato un filmato amatoriale mentre rimuovevano il corpo dell’uomo colpito a morte durante la sparatoria di sabato (31/5) pomeriggio che ha rappresentato la fine di una festa.
Si tratta di un video molto forte, del quale si sconsiglia la visione a chi preferisca evitare la dalla vista di un corpo (forse) morto, di sangue e di agenti della polizia pacificatrice che si divertono durante l’operazione. Qui viene pubblicato per dare un’idea più precisa del modo in cui a volte agiscono gli agenti della Polizia Pacificatrice nella favelas, e cioè da militari addestrati a fare la guerra a un nemico. Alcuni di loro sono quindi felici quando riescono a fare vittime e non si trattengono dal dimostrarlo. Inoltre, il video, per una volta girato e per una volta ripreso dai media brasiliani, sta scatenando un dibattito e forse innescherà un processo giudiziario perché probabilmente il corpo è stato rimosso commettendo un crimine: come molti dicono che spesso capiti nelle favelas, rimuovendo il corpo senza attendere l’intervento della Polizia Civile, che dovrebbe essere responsabile per l’operazione, si cancellano le prove di eventuali esecuzioni ad opera della polizia, di sparatorie avvenute a dispetto dei regolamenti e dei diritti umani della popolazione e dei sospettati.
A chi decida di non guardare il video basti sapere che l’immagine sopra è il fermo immagine di un frammento tratto da esso e ritrae il volto di uno degli agenti della Polizia Pacificatrice mentre sta rimuovendo il corpo.
Per tutti coloro che sono affacciati alla Finestra: sotto la traduzione della conversazione tra gli agenti in quello stesso momento (sono estratti dall’articolo originale del quotidiano online “Extra”).
Infine, facendo click qui si risale all’articolo originale, e qui al video.
Ecco la conversazione.
– Ormai ci hai messo mano, ed è andata. Porta via – afferma uno dei poliziotti. A questo punto il corpo viene spostato nel sacco blu e viene portato via.
Nello stesso video, ma durante una conversazione precedente, un agente chiede se l’azione del rimuovere il corpo di Josiel [n.d.r. il nome della vittima] sia stata ordinata dalla maggiore.
– È stato un ordine della maggiore?
Un altro poliziotto ordina:
– Chiamala subito.
Dopo averla trovata, la Coordinatrice della Polizia Pacificatrice (CPP) non si pronuncia su un possibile ordine. L’UPP di Rocinha è comandata dalla maggiore Priscilla Azevedo.
Nota della Polizia Militare
Secondo il messaggio inviato dal comandate delle Unità di Polizia Pacificatrice (UPP), Frederico Caldas, nel giorno dell’accadimento “l’intervento è stato effettuato perché non c’erano le condizioni di constatare se l’accusato fosse vivo”. Nel frattempo, durante la discussione tra gli agenti della UPP, uno dei poliziotti lascia intendere che Josiel era morto.
– Nel corso della procedura si è dovuto chiamare la Polizia Civile, e il cadavere è rimasto dov’era – afferma uno dei PM.
In un altro comunicato inviato domenica, la CPP ha affermato che Josiel sarebbe uscito vivo dalla favela Rocinha e che sarebbe stato portato all’ospedale pochi minuti dopo il confronto.
[…] La polizia pacificatrice e il corpo […]
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