Finestra su Haiti, di Pollyanna in favela

A volte ti senti sopraffare e ti guardi intorno domandandoti se ne valga la pena. Sei a 8.000 km da chi ami, isolato dal resto del mondo, nell’impossibilità di fare piani e di sapere cosa succederà.
Questo il quadro dei prossimi mesi: 4 milioni di persone rischieranno di morire di fame, la stagione ciclonica si preannuncia essere “impattante”, il numero di positivi al covid-19 continuerà ad aumentare e i posti di terapia intensiva sono circa 200 (già esauriti) e solo a Port au Prince, le scuole non riapriranno, il tasso di cambio con il dollaro sarà sempre più sfavorevole e i rincari destabilizzeranno la popolazione, il cui malcontento esploderà in manifestazioni, assalti e violenza.
“Lascia perdere… parti… ma chi te lo fa fare?! Non cambierà mai niente…”
Forse sì, forse queste vocine hanno ragione. Non sarò certo io a fare la differenza e a salvare Haiti.
Poi mi torna in mente la storia del colibrì Leggi il seguito di questo post »