un impiegato in favela

Posts Tagged ‘sierra leone’

È più grande un ragno o una petroliera?

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 3 luglio 2015 at 09:45

Da Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, di Un impiegato in favela

Non esco mai, sto sempre affacciata alla finestra, e mi pongo interrogativi. È più grande un ragno che tesse la sua trama in mezzo a tre cavi elettrici in fila, o quella petroliera che scorre laggiù in fondo?

Il ragno e la petroliera

Smettila di guardare il cellulare, Serah, svelami il segreto di questo ragno, e se puoi svelami anche perché le onde nella notte sierraleonese sono argentate come i riflessi del sole sulle tessiture della ragnatela.

Chi è quel giovane uomo dalle ossa scolpite nella pelle, Leggi il seguito di questo post »

L’amore ai tempi dell’ebola

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 30 giugno 2015 at 10:35

Da Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, di Un impiegato in favela

“Anche per questo ci siamo sposati, per finire una cosa brutta con una cosa bella”.

“Attorno a me vedo solo amore”.

L'amore ai tempi dell'ebola

Non saprei che cosa scrivere del matrimonio di Sara e Giovanni. Ancora una volta, seguendo il consiglio del grande Hem, cercherò una frase semplice e sincera. Mi limiterò a ricordare qualche momento di loro due.

La prima volta che vidi Sara fu ai tempi dell’ebola. Era notte e dopo un lungo viaggio Leggi il seguito di questo post »

Livù, A Sud del Mondo

In Finestra sul Ponte Lambro, Finestra sulla favela Rocinha, Finestra sulla Sierra Leone, Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 26 giugno 2015 at 22:13

Da Finestre sulla Finestra, di Un impiegato in favela

A sud del Mondo - Livù

Oggi è successa una cosa che mi ha fatto felice: Leggi il seguito di questo post »

Come formiche

In Finestra sulla terra on 25 giugno 2015 at 10:14

Da Finestra sulla terra, di Un ricercatore in favela

Come formiche 1

Ho sempre ammirato le formiche, creature ammirevoli, insetti sociali, instancabili lavoratrici. Disciplinate, operose, pazienti, trasportano in continuazione grossi carichi per rifornire del necessario il formicaio. Lavorano in gruppo, cooperano, collaborano, si aiutano, si spendono con dedizione per il bene comune. Spesso quando vado per sentieri sterrati qui in Sierra Leone ne vedo colonne lunghe. Ognuna porta il proprio carico, la merce che gli è stata assegnata. A volte questo carico è grande quasi quanto il loro corpo. Nonostante il peso camminano assieme con l’armonia e l’ordine di un’orchestra sifonica. Sono anche loro una componente della terra madre.

Lungo la strada sterrata tra le montagne attorno a Kabala (distretto di Koinadugu) incrocio Fatimata con le sorelle e le amiche.

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Distributori automatici di bevande

In Finestra sulla terra on 23 giugno 2015 at 10:08

Da Finestra sulla terra, di Un ricercatore in favela

distributore automatico di bevande (002)

Fa caldo a queste latitudini, bisogna bere molto. Gli esperti consigliano almeno 1,5 litri al giorno. Ma l’acqua, si sa, non sempre soddisfa le voglie del palato e dell’anima. Allora vino, bibite, birre, succhi di frutta, tisane e ogni sorta di bevanda diventano benedette. Per me è facile, vado al supermercato e posso acquistare quello che desidero (o almeno quella parte che è reperibile nei market sierraleonesi), ma solo una piccola percentuale della popolazione locale può fare altrettanto. Il resto, i contadini, gli abitanti dei villaggi, per ragioni economiche e logistico/geografiche non ha accesso a questi canali. Loro però hanno un’altra risorsa, un sapere antico accumulato granello dopo granello nei secoli di vita in sinergia con il proprio ambiente e che li rende abili a ricavare da questo tutto quello che serve. Attraverso la pratica sviluppata e affinata nel corso delle generazioni le comunità rurali hanno sviluppato conoscenze non scientifiche su come far rendere al meglio ciò che si ha a disposizione, quello che la terra offre, ma con misura, senza volerla alterare, permettendone la continua rigenerazione. Una convivenza rispettosa che plasma anche l’identità e la ricchezza del popolo che abita un territorio. Una simbiosi equilibrata e armoniosa scandita dal tempo delle stagioni, governata da pazienza, rispetto e saggezza.

Come esempio, la finestra oggi propone un fotoracconto di alcuni “distributori di bevande” che la terra offre ai contadini della Sierra Leone.

Capita spesso, girando per le aree rurali, di trovare taniche appese ad alcune varietà di palma. Leggi il seguito di questo post »