Di Lookman, di Un impiegato in favela
Stamattina mi ritrovo con la notizia che… ma procediamo con ordine. Te la ricordi la storia di Lookman, l’uomo che guarda? Se non te la ricordi, eccola qua sotto, riscritta, perché di tempo da allora ne è passato, e integrata con l’aggiornamento di questa mattina. Quello che non cambia è che anche oggi come allora, questa è una storia vera!
L’uomo che guarda
Sierra Leone, Paese di pesca, palme, caju, manghi, mangrovie, aquile, champion, mango fly, falchi e avvoltoi. Il popolo sierraleonese prega, prega un solo dio: i cristiani condividono la moschea nella preghiera del venerdì, i musulmani partecipano alla messa della domenica; insieme in un solo ballo, in un solo canto. Un bimbo corre felice con un pesce più grande di lui tra le braccia, attraversa la strada asfaltata, si lancia lungo una scoscesa strada sterrata; nella penombra delle palme, dei banani e dei manghi, imbocca un groviglio di sentieri infangati, continua la corsa, attraversa il villaggio, si catapulta dentro a una casa dal tetto di zinco senza porte e senza finestre, appoggia il pesce sul tavolo di legno. Vede una bottiglia. Ha sete, l’afferra e ingolla una sorsata. Leggi il seguito di questo post »