un impiegato in favela

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Il nulla dalle macerie

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 22 settembre 2015 at 11:54

Da Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, di Un impiegato in favela

Il nulla dalle macerie - Finestra sulla favela

– E lei, signora, come si chiama?

– Mujeh Conteh.

– Da quanto tempo vende bevande qui a Lumley beach?

– Diversi anni, my friend. Avevo anche un tetto, potevamo ripararci dalla pioggia, adesso uso questo tavolino e un ombrellone, e sto dietro al container per ripararmi dal vento. Quando vuoi metterti comodo, sei il benvenuto al mio tavolino.

– Grazie. E il tetto che fine ha fatto? Leggi il seguito di questo post »

Monsoni e macerie

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 18 settembre 2015 at 18:51

Da Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, di Un impiegato in favela

monsoni e macerie

Un italiano e un sierraleonese commentano il nubifragio di mercoledì sedici settembre.

– E io che a settembre pensavo di essermela cavata. Poi ad agosto non ha neanche piovuto sempre… “sempre!”, dicevano, “pioverà giorno e notte!”, ribadivano ridendo di me che mi preoccupavo: “ma possibile che vada a piovere proprio tutti i giorni? Proprio tutti i giorni giorno e notte?” “Sì, sì, proprio tutti i giorni!”, e giù risate, “giorno e notte!”. Ridete, ridete… poi vedremo chi aveva ragione. E infatti, come volevasi dimostrare, ad agosto ha piovuto quasi sempre, ma non è che abbia piovuto proprio ogni giorno: quelle tre o quattro giornate di pieno sole ci sono pure state. “Sarà stato un agosto clemente di pioggia. Mi è andata bene”, mi dicevo che intanto si era fatto l’inizio di settembre, “e quelli là che ridevano, come al solito, esageravano”. A settembre inoltrato ho capito dove stava l’inghippo: quelli là che ridevano di me si confondevano, sì, si sbagliavano… ma confondevano agosto con settembre.

– Agosto o settembre che sia, ieri è arrivato il monsone, e dicono che resterà per cinque giorni, la città si è bloccata.

– Ieri, dal balcone, si vedevano il cielo e la terra comunicare con un muro d’acqua, gli alberi si chinavano umiliati. È arrivata a Leggi il seguito di questo post »