un impiegato in favela

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Sette istanti

In Finestra MEMO, Finestra su Longacres, Finestra sul Ponte Lambro on 9 aprile 2018 at 17:35

Da Finestra MEMO , Finestra su Longacres, Finestra sul Ponte Lambro, Di A. e Un impiegato in favela

Finestra sulla favela immagini in bianco e nero

Damasco, Siria

Qual è l’istante in cui il sole sorge o tramonta? Lo facevi quel gioco? Hai mai provato a fissarlo con precisione, a cogliere proprio quell’istante al limite tra il giorno e la notte, tra la fine e l’inizio? Io lo so qual è quell’istante: è lo stesso in cui nasce un’idea; lo stesso in cui si prende una decisione, lo stesso in cui si scatta una fotografia e quello in cui qualcuno preme il grilletto e Leggi il seguito di questo post »

Nell’attesa di nuovi racconti…

In Finestra sulla Sierra Leone, Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 17 febbraio 2016 at 18:56

…si fanno i compiti!

Vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli.
V. Alfieri
#finestrasullafavela
https://finestrasullafavela.wordpress.com/
(photo by Ahmed Mohamed)

(photo by Ahmed Mohamed)

(photo by Ahmed Mohamed)

 

Anticipazioni

In Finestra sul Ponte Lambro, Finestra sulla terra, Il libro della Finestra on 17 febbraio 2016 at 15:44

Libri della giungla

C’era una volta un piccolo Paese africano, una briciola, un angolo di un Continente sterminato, un Paese noto per un’atroce guerra civile che ha coinvolto direttamente molti bambini arruolandoli e per la più terribile epidemia del secolo, l’epidemia di Ebola. C’era e c’è ancora, quel Paese, anche se, forse, non ti capita di sentirne più molto spesso. Domani e la settimana prossima, se ti affacci alla Finestra sulla favela, saprai a che punto è l’epidemia, lo saprai dalla voce di amici sierraleonesi tradotti e interpretati da Andrea, Un ricercatore in favela, attraverso le parole e le immagini della sua Finestra sulla terra. I racconti dalla Sierra Leone si alterneranno nelle prossime settimane ad altri racconti di periferia, della periferia di casa, i nuovi racconti de Finestra sul Ponte Lambro di Un impiegato in favela. Per un ritorno alla favela originaria, alla favela Rocinha, c’è infine “Finestra sulla favela: Racconti e immagini dalla Rocinha di Rio”, l’e-book di Marco Loiodice e Antonio Spirito disponibile per Kindle, tablet, smart phone, che è possibile scaricare su Kindle Store e qui.

Abre a janela na favela!

Trecento

In Finestra sul Ponte Lambro, Finestra sulla favela Rocinha, Finestra sulla Sierra Leone, Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, Il libro della Finestra on 26 novembre 2015 at 17:38
Da "Finestra sulla favela Racconti e immagini dalla Rocinha di Rio" - foto di Antonio Spirito

(foto di Antonio Spirito da “Finestra sulla favela Racconti e immagini dalla Rocinha di Rio” http://www.amazon.it/dp/B017ET69F4)

Da quando la Finestra sulla favela è stata aperta, a luglio del 2012, sono stati condivisi (con questo) trecento racconti e articoli scritti navigando per i sud del mondo. Dalla favela Rocinha di Rio de Janeiro al quartiere Ponte Lambro, dalla Sierra Leone afflitta dall’epidemia di ebola a quella dei mesi successivi al recupero, sorvolando muri di emarginazione di varia natura, cercando una storia vera.

Grazie a tutti coloro che in questi anni si sono affacciati per un’occhiata e a quelli che alla Finestra sono rimasti incollati fino ad oggi.

Festeggiamo con una galleria di immagini raccolte negli anni, con l’invito a leggere il libro della Finestra, che riassume in una selezioni di racconti e immagini il primo capitolo, quello della favela reale, la favela Rocinha di Rio de Janeiro, e con l’augurio di raccontarci altre trecento di queste storie!

Abre a janela na favela!

Marco

In viaggio col matto

In Finestra sul Ponte Lambro on 16 ottobre 2014 at 13:30

Qualcuno volò sul nido del cuculo, Jack Nicholson

– Mi diceva, signorina D., chi ha incontrato in metro, l’altra sera?

– Signor Marco, è stata un’apparizione. Si muoveva a scatti, piccolo, magro alle ossa, tutto incurvato sulla schiena; storte anche le gambe e le braccia. Indossava vecchie e grosse scarpe tenute insieme alla meglio dai lacci. Consumate ai lati, lasciavano intravedere piedi anch’essi storti, e gonfi. Aveva il viso allungato come il muso di un cavallo, e storto pure quello; dagli zigomi sporgenti, la fronte alta e irregolare, i capelli lunghi fin sotto alle spalle, radi e unti, e gli occhi a palla sporgenti dalle scure orbite sotto alle sopracciglia folte, grigie e ribelli. Me lo sono visto apparire sulla banchina affollata del Duomo, dove stavo aspettando il treno della gialla per tornare a Ponte Lambro. Si muoveva a scatti come un animale selvaggio in fuga da un predatore in una foresta umana, ora acquattandosi su un  sedile, ora rifugiandosi dietro a una colonna, facendo lo slalom tra le persone, rifuggendo da esse come un insetto piante carnivore. Tornava a Leggi il seguito di questo post »