un impiegato in favela

Posts Tagged ‘favela Rocinha’

Post Fotografatum – Saracinesca sulla favela

In Finestra sulla favela Rocinha, Garagem das Letras on 27 gennaio 2013 at 09:40

La saracinesca non è una finestra. È un punto di vista diverso. L’apertura di una saracinesca è più grande di quella di una finestra e, se guardi fuori da dentro, davanti alla saracinesca, ci passano bimbi con i palloncini, che però vorrebbero che fossero aquiloni, da far volare sui tetti, tanto non cadiamo mai, carrelli della spesa che non servono a fare la spesa, perché così tante cose non abbiamo i soldi per comprarle, però possiamo sempre usare il carrello per fiondarci giù dalla discesa come se fossimo in moto oppure in auto, perché da grandi vogliamo fare i piloti di formula uno, ci passa quello che vende le scope perché con tutta questa polvere e il fango che viene giù dalla foresta c’è sempre da pulire, e non sia mai che arrivano i topi e gli scarafaggi, che è meglio che se ne stanno laggiù in fondo dove c’è la fogna a cielo aperto, c’è quello con un carico di bombole del gas che l’altro giorno ne è esplosa una e un amico mio ha perso la casa, e si sentiva il rumore dei detriti che veniva già dal vicolo, e se guardi da fuori a dentro ti pare quasi che c’è un altro mondo di là della parete, con quello che guarda sempre dentro il computer e chissà che cosa ci vede, ma io lo voglio sapere, perché sono curioso, e ci sono uomini strani che puntano il dito alle pareti, e chissà che cosa ci vedono pure loro, ma questo non mi interessa tanto.

Pare che la finestra… o meglio, la saracinesca… abbia preso vita propria. Una serie di foto scattate dalla saracinesca da chi in favela Rocinha continua a lottare, anche mentre il Carnevale si avvicina, a questo link, oppure a quest’altro.

Aprendo la saracinesca c’è un garage, dentro al garage prenderà vita un nuovo progetto sociale, un caffè letterario in favela Rocinha, Garagem das Letras.

saracinesca sulla favela

saracinesca sulla favela

Saidera (l’ultimo post)

In Finestra sulla favela Rocinha, Oltre la favela Rocinha on 19 gennaio 2013 at 14:32

Passarela di Rocinha, opera di Niemeyer (foto di Emma De Masi)

Saidera è una parola del portoghese brasiliano che deriva dal verbo sair, che vuol dire andare via, partire. La saidera è dunque l’ultima prima di andare via, come per esempio l’ultimo bicchiere di cerveja prima di tornare a casa a riposare. Quando è il momento dell’ultima bevuta, non si dice “ultima”, perché altrimenti ci si riferirebbe all’ultima in assoluto, cioè quella prima della morte: la saidera invece lascia sempre la possibilità di ricominciare  il giorno successivo o in un tempo che  deve ancora venire.

Lunedì mattina, le fogne rigurgitano acqua ed escrementi, i tubi dell’acqua zampillano e bagnano le strade, rendendole luccicanti, inscurendo l’asfalto altrimenti pallido per il battere del sole. Pare che un vulcano stia per eruttare sotto la superficie della collina sulla quale si arrampica la favela Rocinha di Rio de Janeiro. Leggi il seguito di questo post »

Vai com Deus

In Finestra sulla favela Rocinha, Storie di Pacificazione on 11 gennaio 2013 at 13:33

BOPE

È notte fonda dalle parti della piazzetta tra la rua 4 e la rua Dioneia di Rocinha, il pagode della domenica si è concluso e gli abitanti sono tornati alle loro abitazioni per qualche ora di sonno prima di  svegliarsi per una giornata di lavoro duro o per una giornata di  attesa con il bicchiere in mano. Il gringo che  da qualche mese abita nella rua Dioneia si è fermato a giocare con i bimbi di strada: con l’altalena e a pega pega, che funziona così: tu corri per la piazzetta, sui marciapiedi e per strada, e devi scappare da chi ce l’ha, perché se ti tocca ce l’hai tu e sei tu a dover prendere gli altri. Per non farti prendere puoi salire i muri, strisciare sotto i cancelletti delle case,  correre fortissimo lungo i vicoli bui e scoscesi. Tu puoi fare tutto questo, ma se lo fa anche un gringo adulto con te, i poliziotti che stanno sempre all’angolo con i fucili e con le pistole in mano si preoccupano, e, forse anche solo per noia, tirano fuori la pistola dalla fondina, si muovono coordinati, e, controllando in alto che qualcuno dalle finestre non si stia occupando di loro, vanno a chiedere al gringo che  cosa stia facendo e gli chiedono i documenti, e in pochi minuti tutti i bambini di prima sono già scomparsi. Leggi il seguito di questo post »

Buon anno. Buon inizio.

In Finestra sulla favela Rocinha, Oltre la favela Rocinha on 1 gennaio 2013 at 04:55

In Rocinha si comincia così, con un’occhiata a che succede là, fuori dalla finestra, o dalla saracinesca.

buon anno

buon anno

Leo e gli spiriti

In Finestra sulla favela Rocinha on 27 dicembre 2012 at 19:41

Serpente che si insinua negli anfratti delle strade di  Rocinha, lo vedi, negli ultimi tempi, passeggiare guardingo, come chi va a caccia di topi. Si gira indietro, si volta, gli pare che qualcuno lo abbia chiamato, ma ha solo sentito voci e suoni ordinari di favela. Leo, che è stato presidente dell’associazione abitanti della favela Rocinha, candidato consigliere comunale per l’attuale sindaco di Rio de Janeiro Eduardo Paes, escluso dai media pochi giorni prima le recenti elezioni municipali perché è stato denunciato dal comandante della Polizia Pacificatrice per tentativo di corruzione; Leo, uno che ha portato avanti la campagna elettorale con un jingle che, cominciando a suon di mitraglia, ricordava i tempi andati di Nem di Rocinha, ultimo capo prima della pacificazione; Leo, che ha rivolto minacce di morte ad abitanti della favela per realizzare i suoi giochi di potere. Leggi il seguito di questo post »