un impiegato in favela

Posts Tagged ‘sierra leone’

Un esercito diverso

In Finestra sulla terra on 18 giugno 2015 at 09:33

Da Finestra sulla terra, di Un ricercatore in favela

un esercito diverso foto 7

In Sierra Leone capita di trovarsi di fronte un esercito, un esercito pacifico e silenzioso, armato di zappe, badili e buona volontà. È l’esercito dei contadini provenienti dagli angoli più remoti dei distretti di Bombali, Port Loko e Kambia, in rappresentanza dei loro villaggi. Questa volta si sono riuniti a Kambia e per la verità non sono armati né di fucili né di attrezzi da lavoro ma di carta e penna, e anziché divise militari indossano abiti a festa.

L’insegnante di matematica delle medie quando non studiavo mi diceva in maniera affettuosa: Leggi il seguito di questo post »

OPOTO!

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 16 giugno 2015 at 08:33

Da Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, di Un impiegato in favela
opoto

Trotterellavo, giocherellavo, sbrigavo le mie incombenze quotidiane, me ne stavo al negozio della mamma e aspettavo che lei finisse di lavorare, quando all’improvviso mi sono imbattuta nella meraviglia più misteriosa della mia vita: una mano… non una mano normale, come la tua, come quella della mamma o dello zio o del fratello grande. Una mano diversa. Leggi il seguito di questo post »

Redattore sociale & Finestra sulla favela

In Finestra sul Ponte Lambro, Finestra sulla favela Rocinha, Finestra sulla Sierra Leone, Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, Finestra sulla terra on 14 giugno 2015 at 16:38

‘Finestra sulla favela’: i racconti di Marco, ex project manager milanese

Ventinove storie per raccontare la vita in Rocinha, la più grande favela del Sudamerica. Un e-book, quello firmato da Marco Loiodice, ex impiegato di multinazionali, per raccogliere i racconti scritti per il suo omonimo blog, che oggi è diventato ‘Finestra sulla Sierra Leone’

14 giugno 2015

FREETOWN (Sierra Leone) – La favela brasiliana di Rocinha, la più grande del Sudamerica, il quartiere milanese Ponte Lambro, l’ospedale per i malati di ebola nella capitale della Sierra Leone. […]

Con l’invito a continuare a leggere l’articolo di Ambra Notari di Redattore Sociale e a concederti o a regalare, se non l’hai già fatto, “Finestra sulla favela – I racconti”, pubblicato da Dudag.

Puoi trovare atri articoli sulla Finestra su Finestre sulla Finestra.

Il cielo dalla finestra

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 11 giugno 2015 at 10:17

Da Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, di Un impiegato in favela

Il cielo dalla Finestra

Non esco mai, sto sempre affacciata alla Finestra.

C’è un momento della giornata, ogni giorno, in cui le tenebre fanno comunella con il fuoco e si dividono strisce di cielo e di mare e con esse giocano e fan festa. Qui il cielo è grande, il sole fa spettacolo, e le nuvole ti invitano ad affrontare l’oceano alla ricerca di nuovi orizzonti.

A seconda dell’umore del sole e delle nuvole, il cielo si tinge di tutte le gradazioni del grigio, si fa turchino e viola oppure a chiazze arancioni qua e là, e dopo un attimo le chiazze prendono ad espandersi, a poco a poco cambiano forma, e all’improvviso si confondono in un rosso intenso, come se nel cielo fosse scoppiato un incendio terribile. Arriva il mare e lo spegne. Se aspetti ancora un po’ alla finestra, arriva, dall’altro lato, Leggi il seguito di questo post »

Green Mamba

In Finestra sulla terra on 9 giugno 2015 at 10:35

Il racconto della Finestra sulla terra di Un ricercatore in favelaSi avvisa che questo racconto contiene immagini che potrebbero urtare la sensibilità di qualche lettore (serpenti vivi e serpenti sconfitti).

Avevo sentito parlare più volte del terribile green mamba, ma lo consideravo una di quelle creature quasi mitologiche, lontane dalla nostra realtà, di quelle che si vedono solo nei documentari di Piero Angela, come le tigri e i leoni. Prima di partire per la Sierra Leone mi è stato presentato da amici e colleghi come uno degli animali selvatici più pericolosi del territorio. Leggevo su Wikipedia: “Il mamba verde (Dendroaspis viridis) è uno dei serpenti più velenosi al mondo. E’ di colore verde brillante, ha la forma slanciata e la lunga coda. Il suo veleno contiene proteine altamente tossiche, che iniettate nel corpo della vittima ne blocca gli impulsi nervosi. Se un uomo viene morso, la morte sopraggiunge in circa quarantotto ore, ed è caratterizzata da convulsioni ed emorragie”.

da Wikipedia (immagini originali nel seguito)

da Wikipedia (immagini originali nel seguito)

Gli animali mi piacciono in generale, sono affascinato dal loro mondo, ma tra tutti ce n’è un tipo solo che mi fa paura, e dannazione sono proprio i serpenti! La Sierra Leone non è proprio il posto più adatto se si ha questo tipo di paura, e ho sperato di non trovarmelo mai davanti.

Invece, la settimana scorsa a Koidu (distretto di Kono) ne ho incontrato uno. L’ho avvistato dal finestrino dell’elicottero che Leggi il seguito di questo post »