– Sai, Marcos, ho lavorato molto in questo periodo, tutta la settimana dopo Capodanno ho lavorato, ho lavorato anche di domenica. Domani lavoro. Finalmente prenderò qualche giorno di ferie la settimana che segue, e avrò voglia di stare molto con Lelé, di stare con lei, la piccolina. Oggi c’è stato un black-out lungo tutta la rua um, fino alla rua dois, niente elettricità; oggi è festa, e dopo il gran temporale della settimana scorsa, ci sta un po’ di mare. Così ho preso Lelé e siamo venute tutte e due qui, così stiamo un po’ insieme. Che bello che ci sei pure tu!
– Grazie Carmen, è festa anche per me, ed ero anch’io senza luce e quindi senza Internet; io poi con Internet ci lavoro, così, anche se la settimana scorsa seu Luciano aveva risolto tutto, oggi ero di nuovo senza, e così era ora di farsi un pomeriggio in spiaggia, solo che, non avendo figli, ho portato un libro.
– ahaha, que bom, que bom, legal!
– Ooooh!… Lasciatemi, per amor di Cristo! – gridò il ferito, ma lo sollevarono lo stesso e lo deposero sulla barella. Nikolàj Rostòv si voltò dall’altra parte e, Leggi il seguito di questo post »
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Guerra e pace in spiaggia
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 21 gennaio 2014 at 13:34Lontano, dove finisce il mare
In Finestra sulla favela Rocinha on 12 agosto 2012 at 20:24Chi viene da fuori è subito identificato dai bambini della favela come colui che può dare – quando, di contro, verso nessuno degli abitanti ordinari possono avere la stessa pretesa -, ma non è detto che lo straniero possa farlo effettivamente: se dai due reais a un bimbo dovresti farlo con tutti e non sarebbe facile spiegare il motivo per cui a uno sì e agli altri no. Anche per una questione di responsabilizzazione, meglio un gesto di attenzione e di affetto, o una lezione di italiano o di geografia che possa essere loro utile per pensare di costruirsi un futuro in modo indipendente. Tuttavia, in una bella domenica di sole, se ci si sente in vacanza davanti al mare, alle colline e al cielo di Rio de Janerio, si può fare un eccezione. Così ci si ritrova al tavolo di un chiosco sul lungomare in compagnia di Davide e Junino che si arrampicano felici sul formaggio filante di un cheeseburger diviso a metà e si tuffano in un bicchiere di coca cola. Leggi il seguito di questo post »