un impiegato in favela

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Nina, Kimber e Rocco (t’immagini?)

In Finestra MEMO on 28 gennaio 2018 at 15:12

Da Finestra MEMO, Di Un impiegato in favela

Iraq Nina Kimber e Rocco - foto di Giovanni Vezzani

Nei pressi del fiume antico, il fiume ferito dalle scaglie di ferro e cemento del ponte spezzato; tra i cartocci arrugginiti, gli avanzi delle automobili divelte da quelle stesse bombe che si portavano in ventre; tra le lacrime di ferro, immobilizzate nell’attimo dell’esplosione, sospese, insieme ai giochi di plastica dei bimbi ora svaniti; tra le tracce delle scuole piegate di dolore sulla loro stessa pancia, là in fondo, non poi così lontano, diciamo medio lontano, da qualche parte, tra i frammenti degli ospedali, si aggira una bimba che, con gli occhi chiari e sorpresi e con le dita, sfiora gli spiriti degli uomini che stringevano le valvole dei pozzi petroliferi con la faccia fatta nera, la pelle spaccata come terra arida dei contadini che infilavano boccioli nel deserto; la bimba sorride di meraviglia per un palloncino, insieme alla signora anziana che dice di essere sua nonna e che forte del bastone scorge ancora in quell’inferno di frammenti la sua vita di prima; la bimba sorride di meraviglia insieme al fratello più grande, quello dai capelli corvini con la riga a destra, che fende la matita come fosse l’unica arma rimasta per diventare grande.

Ma lasciamo parlare loro, ecco qui sotto Leggi il seguito di questo post »

Nina, Kimber e Rocco (racconto e VIDEO)

In Finestra MEMO on 14 gennaio 2018 at 21:05

Da Finestra MEMO, Di Un impiegato in favela

Nina Kimber Rocco Iraq

K.: – togli la scimmietta. N.: – eh? K.: – ho detto: togliti la scimmietta di là dietro! N.: – ah, la scimmietta? me l’ha attaccata il colonnello, non mi dà un tono? K.: – Nina, non stiamo andando a farci una scampagnata. R.: – zitte voi due. K.: – ma è Nina, non vedi?, gira con la scimmietta appesa al didietro. R.: – smettila. K.:- chi, smettila? è lei che… R.: – Kimber, tu smettila; e tu, Nina, togliti di dosso quella stupida scimmietta. N.: – io la tolgo se tu mi dici dove stiamo andando. Poi fa caldo. R.: – andiamo a Qayyarah, ecco dove andiamo, adesso silenzio per favore. K.: – fin laggiù? È lontano. hanno rifatto il ponte crollato? R.: – no, ce n’è uno galleggiante. N.: – uno galleggiante? Galleggiante di quelli che galleggiano? K.: – sì, stupida, e crollerà mentre tu passi e affogherai nel Tigri con la scimmietta, ah ah ah! N.: – zitta tu, mi fai piangere. R.: – zitta, Kimber. K.: – è Nina che non sta mai zitta. N.: – chi, io? R.: – zitte entrambe.

Io me ne sto anche zitta ma la scimmietta non me la tolgo, ecco, e non lo dico a nessuno, tanto sono in coda al convoglio, anzi, la scimmietta chiude il convoglio, ecco. Zitta, zitta e zitta e marciare, Rocco non sa dirci altro e noi non ne sappiamo mai nulla di quello che dobbiamo fare. Ma io lo so lo stesso, dove andiamo, ecco: finiremo oltre Leggi il seguito di questo post »