Da Finestra sulla Nigeria (del nord), di Un impiegato in favela
Abito e lavoro per metà del mio tempo ad Abuja (la capitale della Nigeria); il mio quartiere è Jabi, dove c’è un lago che per il momento non è che sia molto attraente; magari invecchiando migliorerà, vedremo. Vicino a casa-ufficio c’è Mr. Biggs, il rivenditore di riso e sughi vari e pollo e pesce gatto, che salva tutti noi quando non abbiamo voglia di farci da mangiare; più distante c’è quel centro commerciale che si chiama Shoprite, dove si trova un po’ di tutto, quasi tutto; quasi tutto a prezzo caro ma si trova. Poi… vediamo… dall’altra parte della strada rispetto a Mr. Biggs c’è una chiesa cristiana apostolica, di fianco una stazione di benzina sempre chiusa perché è a corto di carburante, e da qui parte un altro mondo: quei quartieri che si addormantano al mattino e si risvegliano di notte, quelli che di giorno sono presepi di legno spenti, di legno, cartone e lamiera, quelli che intanto che si fa buio prendono ad illuminarsi di tremanti lucine arancioni, bianche e gialle che si fondono con la notte e vi disegnano sopra chiassosi tracciati che da lontano magari ti fanno paura. Ai margini di questi quartieri, Leggi il seguito di questo post »