Affacciandosi alla finestra si è già intravista la storia di una ragazza di 17 anni morta di tubercolosi dopo essersi recata presso il centro sanitario di Rocinha chiedendo soccorso, trovandosi nell’impossibilità di respirare e di mangiare. Le è stato consigliato di bere acqua per tre giorni e prima della scadenza è morta. Prima di attribuire la causa di questa tragica perdita all’errore del personale dei centri sanitari, si dovrebbe tenere in conto l’appello qui di seguito tradotto per la Finestra.
La favela Rocinha è uno dei focolai più grandi di tubercolosi del mondo. In Rocinha, non solo per questo, ma anche a causa della carenza delle condizioni igieniche (fogne a cielo aperto, acqua insalubre) e della presenza di Aids e di altre patologie altrove estinte per l’uomo quali la leptospirosi e per la massiccia presenza di amianto, l’aspettativa di vita è inferiore di venti anni rispetto al quartiere che sta dall’altra parte della strada. Infatti, nella favela Rocinha, nonostante l’altissimo tasso di natalità, la popolazione sopra i 65 anni è del 5% (contro il 21/22 % della normalità).
Ecco l’appello del 19 maggiofatto girare dalle pagine di facebook “Rocinha em foco” e “FavelaDaRocinha.com”, a firma di Rita Smith, attivista e abitante della favela Rocinha, presidente del Gruppo di Appoggio ai Pazienti e Ex-pazienti di Tubercolosi della Rocinha (Gaexpa).
Rio, la Rocinha chiede aiuto: i pazienti si trovano da tredici giorni senza medicazione per il trattamento della tubercolosi.
Osservatorio Tubercolosi Brasile
Pubblicato il 19 maggio 2014
Signori abitanti della Rocinha!!! Ci rivolgiamo a voi dopo aver dovuto tenere per 13 giorni i pazienti di Tubercolosi senza medicinali specifici per il trattamento, a Rocinha/Rio de Janeiro/Brasile. Questo trattamento non può essere interrotto, perché si tratta di una malattia trasmissibile per via aerea. È una malattia che uccide a migliaia in Brasile e nel mondo, e fa centinaia di vittime nella nostra città. Inoltre, la tubercolosi è la malattia che fa più vittime tra le persone affette da HIV/Aids. Vi comunichiamo che oggi 19/5 è arrivata una quantità di medicinale sufficiente a due giorni di trattamento. Consegna simile è avvenuta 15 giorni fa. Se teniamo in considerazione casi simili nella Rocinha e a Rio de Janeiro, si sono verificati periodi di carenza che raggiungono i 20 giorni. Dopo 30 giorni senza medicinale, il paziente abbandona e deve ricominciare il trattamento da zero. Ma prima ancora siamo stati abbandonati noi dai nostri governatori e ci troviamo nelle condizioni di dover assumerci la responsabilità di una mancanza che non è nostra ma imputabile alla negligenza dello Stato/Brasile verso la salute.
Attraverso questa pubblicazione vogliamo gridare al soccorso per le nostre vite e denunciare il fatto alla Commissione dei Diritti Umani della OAB, alla Commissione Iter-americana dei Diritti Umani, alla Commissione di Difesa dei Diritti delle Persone Malate, alla Commissione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, all’Organizzazione Mondiale della Salute, Diversità Sessuale, Salute e Diritti dei Giovani, al Ministero della Salute del Brasile, al Gruppo per la Vita […]
NOI AGENTI COMUNITARI DI SALUTE E ABITANTI DELLA ROCINHA accettiamo che ci si chiami in qualsiasi modo, meno che irresponsabili e negligenti e non accettiamo di essere responsabilizzati per questa carenza di medicinali.
Per il nostro impegno nei confronti della Comunità e per rispetto alla vita dei nostri pazienti, prendiamo posizione senza che ci trattenga la paura di rappresaglie future.
VERGOGNA BRASILE!!!
L’originale:
Rio, A Rocinha pede socorro: Pacientes já estão a treze dias sem a medicação para o tratamento da tuberculose
Observatório Tuberculose Brasil (OTB/ENSP)
Publicada em 19/05/2014
Senhores Moradores da Rocinha!!! Depois de termos pacientes em tratamento de Tuberculose Já a 13 (treze) dias sem a medicação para o seu tratamento na Rocinha/RJ/BR, em um tratamento que não pode ser interrompido, já que é uma doença transmissível por via aérea, que mata milhares no Brasil e no mundo com centenas de vítimas em nosso município. A tuberculose é a doença que mais mata pessoas com HIV/Aids. Chegou hoje 19/5, medicação só para dois dias de tratamento, fato que também aconteceu a 15 dias atrás, se contarmos as faltas por falta de medicação na Rocinha e no RJ, chegaremos a 20 dias sem os pacientes tomarem a medicação. Em 30 dias sem tomar medicação, o paciente leva abandono e recomeça o tratamento do zero, antes que nós declaremos abandonados pelos nossos governantes e termos que zerar, pagando por uma falta que não é nossa e sim pela negligência do Estado/Brasil com a saúde.
Viemos através deste manifesto gritar socorro pelas nossas vidas e denunciar o fato a Comissão de Direitos Humanos da OAB, Comissão Interamericana de Direitos Humanos, Comissão de Defesa dos Direitos Da Pessoa Deficiência, Comissão de Direitos da Criança e do Adolescente – OAB Rio de Janeiro, Organização Mundial de Saúde, Diversidade Sexual, Saúde e Direitos entre Jovens, Ministério da Saúde Brasil, Grupo pela Vida, Carlos Basilia, Roberto Pereira, Paulo Pinheiro, Beto Carmona, Beto Volpe, Helena Elena Cuba Zapata e outros.
NÓS AGENTES COMUNITÁRIOS DE SAÚDE E MORADORES DA ROCINHA aceitamos sermos chamados de tudo, menos de irresponsáveis, negligenciadores ou de sermos responsabilizados injustamente, por uma possível vítima desta falta de medicação.
Assim por nosso compromisso com nossa comunidade e por respeito a vida dos nossos pacientes, estamos tomando algumas atitudes sem nenhum medo de represálias futuras.
QUE VERGONHA BRASIL!!!
[…] nostro Occidente). Per esempio, si muore di malattie in molti luoghi del mondo debellate, quali la tubercolosi (gli spazi ristretti di un’urbanizzazione a tratti incredibilmente caotica aumentano l’umidità […]
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