un impiegato in favela

Motoboy contro coronavirus, un invito a sostenere le favelas

In Finestra sulla favela Rocinha on 6 aprile 2020 at 17:52

Finestra sulla favela (Rocinha), di Un impiegato in favela

(foto di Antonio Spirito)

“Ieri il nostro amico Giulio ci ha donato confezioni da hotel di shampoo e tantissime saponette. Le ha ritirate uno dei motoboy qua del punto della rua Dioneia, Felipe. Te lo ricordi? Prima lavorava con João nel suo barettino. Abbiamo fatto tanti sacchettini, che sono stati distribuiti ai motoboy . Dovevi vedere come era felice.”

Così qualche giorno fa mi ha scritto Barbara Olivi, fondatrice de Il Sorriso dei miei Bimbi Onlus, associazione per cui ho lavorato, direttamente dalla favela Rocinha di Rio, dal 2012 al 2014 (per chi non lo sapesse, da questa esperienza nasce questo blog, che non è la cosa più importante che abbiamo fatto insieme in quel periodo).

La favela Rocinha di Rio de Janeiro, con una popolazione stimata attorno ai duecentomila abitanti, detiene il triste record di favela più grande del Sudamerica, ma è solo una delle più di mille favelas di Rio, che ospitano più di tre milioni di abitanti in una grave carenza di infrastrutture base (dalla scuola alla sanità). Abbiamo già scritto qui della scarsa praticabilità degli inviti a lavarsi le mani lì dove non c’è acqua corrente, a stare in casa dove le case sono fatte di due mattoni pericolanti arrangiati alla meglio l’uno sull’altro, di adottare norme igieniche lì dove si passeggia a bordo delle fogne a cielo aperto (le uniche esistenti), di mantenere le distanze lì dove la densità della popolazione è stimata a 48.258 abitanti per chilometro quadrato, ovvero, se non ho sbagliato i calcoli, tale per cui ogni persona in media passa l’intera sua vita in uno spazio non più ampio di 21 metri quadri, una stanzetta. A Milano la densità è di 2.063 abitanti per chilometro quadro (in media, ognuno ha a disposizione circa 484 metri quadri attorno a sé). La previsione di un’ecatombe peggiore di quella che si vive nei paesi più organizzati, con minore povertà, con un più alto grado di sviluppo, è ì aggravata dalle indecisioni criminose del Governo brasiliano che un giorno dichiara ancora che il virus sarebbe un fake, il giorno dopo che si tratta di una sfida epocale, il giorno dopo ancora che il virus sarebbe il prodotto di “isteria collettiva”, portando addirittura ad ipotesi di commissariamento guidato dai militari, in un paese ancora afflitto dal ricordo di quarant’anni di violentissima dittatura militare.

Per tornare al nostro Felipe, i motoboy sono coloro che, insieme agli autisti dei kombi, rischiano per se stessi e rischiano di portare in giro il contagio, ma svolgono un servizio di vitale importanza in un luogo che si sviluppa a strapiombo sul dorso di una collina, in una viabilità costituita di stradine strette che si intrecciano tra loro, spesso difficilmente accessibili anche a piedi. Pensiamo solo a che cosa potranno fare le persone con mobilità limitata che hanno bisogno di comprare qualcosa da mangiare. Devono essere aiutate. Anche nel corso di questa epidemia, gli abitanti di favelas sono gli ultimi degli ultimi di questa grande umanità (insieme, per esempio, ai detenuti, ai migranti, ai senzatetto, agli emarginati).

Il Sorriso dei miei Bimbi resta a vivere nella Rocinha grazie a Barbara, Julio, Veronica ed ai suoi collaboratori. I suoi progetti di educazione (dalla scuola materna alla scuola di sostegno per adolescenti) rappresentano, dopo più di vent’anni dalla loro nascita, un patrimonio per la popolazione. La scuola protegge i bambini ed i loro genitori e rappresenta un punto di riferimento per la comunità. I progetti scolastici al momento sono stati sospesi, nonostante i messaggi contraddittori governativi, e l’associazione cerca di farsi carico comunque degli stipendi del personale (che altrimenti andrebbero incontro alla fame). Ma la presenza costante all’interno della comunità contribuirà a salvare vite, per esempio con distribuzioni di beni di prima necessità, a partire dalle saponette. Da amico, ho chiesto a Barbara di prestare attenzione, mi ha risposto così: “Ne sono convintissima Marco, stiamo solo aspettando l’esplosione. Qua non esistono mezzi, gli ospedali e le equipe mediche non sono preparate adeguatamente. Sarà una strage, in breve. Ieri, vedere l’esaltazione di Felipe e l’allegria con cui riceveva, mi ha spezzato. Erano solo saponette. Ma in questo momento sono elementi da opporre al virus”.

Se una lezione possiamo trarre da questa esperienza devastante, di portata globale, è che ognuno di noi fa parte di un’unica grande umanità. Nessuna chiusura è possibile. Anche adesso che abbiamo tanta sofferenza in casa nostra, non dobbiamo dimenticarci di chi ha rischi ancora maggiori, e contano meno che mai i confini nazionali, le distanze culturali e geografiche. Chi può, chi ne ha voglia, chi è stufo di aspettare, chi vuole attivarsi, oggi può farlo senza rischi, aiutando la popolazione della Rocinha con una donazione a Il Sorriso dei miei Bimbi Onlus. Ti suggerisco due modi per farlo, eccoli qui.

LEGGI IL LIBRO FINESTRA SULLA FAVELA, SOSTIENI LA FAVELA ROCINHA >> Io ci metto l’e-book, tu lo leggi e sostieni il popolo di Rocinha. Se scarichi l’e-book per app Kindle, l’intero ricavato sarà devoluto a Il Sorriso dei miei Bimbi Onlus. Questo è uno dei modi con cui intendo contribuire, restituendo alla favela Rocinha ciò che ad essa appartiene, le sue storie di grande umanità. Se hai un Kindle oppure anche solo un’app Kindle su SmartPhone, segui queste istruzioni:

  • Segui questo link;
  • Scarica l’e-book;
  • Leggi ed avvicinati agli abitanti di favela, conoscerai meglio chi stai aiutando;
  • Terrò traccia dei donwload tramite il sito di Amazon, ma se ti va di aiutarmi con una conferma, scrivimi a marco.finestrasullafavela@gmail.com – saranno benvenute le tue impressioni ed i tuoi commenti.

L’intero ricavato dell’e-book sarà devoluto a Il Sorriso dei miei Bimbi Onlus in sostegno delle sue attività in favore della popolazione di Rocinha.

DONA DIRETTAMENTE A Il SORRISO DEI MIEI BIMBI ONLUS >> Se hai già letto il libro, se non hai la possibilità di leggere con app Kindle, se non ti va di leggere questo libro, fai una donazione direttamente alla Onlus con la causale: “Sostengo la favela contro il coronavirus”.

  • con un bonifico, Monte dei Paschi di Siena IBAN IT82G0103012803000001664680 (swift code PASCITMM-ANTBIT 2P-CRBIIT2B), intestato a Il Sorriso dei miei Bimbi Onlus;
  • con Carta di credito, seguendo questo link di PayPal.

Qui c’è la pagina ufficiale dove potrai trovare altri modi di sostenere la popolazione di Rocinha, basta un click qui.

Per saperne di più, segui Il Sorriso dei miei Bimbi sul sito e su Facebook.

Grazie!

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  1. […] (*) ndr a proposito di moto-taxi, conosciuti quelli di Haiti, vorremmo presentarti quelli di Rio, basta un click qui, ci troverai anche un invito ad attivarsi in favore degli ultimi. […]

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  2. […] (*) ndr a proposito di popolo e di tradizione, con un click qui potrai accedere ad una favela di Rio, con l’invito ad attivarti in favore de…. […]

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