Justin Bieber, cantante di fama internazionale, perlopiù idolatrato da adolescenti, in questi giorni si trova a Rio de Janeiro per un concerto, e ha dichiarato di voler visitare una favela, proseguendo una tradizione aperta da Michael Jackson che fu il primo a girare un video-clip in una favela brasiliana – in particolare nella Santa Marta di Rio de Janeiro e nel quartiere Pelourinho di Salvador di Bahia –, poi portata avanti negli anni da Madonna (anche lei a Santa Marta), da Lady Gaga (a Cantagalo) e da molti altri attori, cantanti e star. Pare che Justin Bieber abbia scelto la Rocinha, dove però nelle ultime notti si sono verificate delle sparatorie. Solo che la vita in Rocinha è tale che appena finiscono gli spari ricominciano i fuochi d’artificio a festa, così ecco quali sono le reazioni del popolo giovane di facebook alla notizia che dà il divo a passeggiare per i vicoli della Rocinha: Leggi il seguito di questo post »
Archive for the ‘Il popolo di Rocinha’ Category
Justin Bieber e le sparatorie
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 5 novembre 2013 at 10:07Due novembre
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha, Storie di Pacificazione on 2 novembre 2013 at 16:14Anche nella Rocinha, come in molti altri luoghi del mondo, oggi è il giorno dei morti, e la gente compra una candela, oppure incendia una scatoletta di carta creando un piccolo falò per terra, e prega, spesso ad un angolo di un vicolo, meglio se dietro alla parete di una Chiesa, magari nei pressi del luogo dove la persona cara è stata viva per l’ultima volta, e, che si sia comportata bene o male, che sia morto di armi o di malattia, giovane o adulto, le dedica un ricordo. Così, molti angoli e molti vicoli della favela sono decorati di fiammelle e donne e uomini che aspettano in ginocchio che esse brucino fino in fondo; ciascuna fiammella una porta di passaggio tra questo mondo e un altro, un ponte di comunicazione con chi sta proseguendo la sua esistenza altrove. Leggi il seguito di questo post »
Mezz’ora all’entrata della rua dois
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 25 ottobre 2013 at 15:28
Tutti, sì, se tutti potessero vedere e conoscere, quello che succede all’angolo tra la estrada da Gávea e la rua dois, da quando esci e gli autobus strisciano le loro corazze l’una contro l’altra, e cinquanta motociclisti aspettano in coda gridando “caralho!!” con determinazione e ironia, e mai con rabbia; se tutti potessero sapere di quando la rua dois ha l’entrata bloccata da un camion enorme che è lì per cambiare un generatore di elettricità, e perfino le auto dei banditi che risalgono devono tornare indietro, figuriamoci quelle dei poliziotti. Là dove passano i ragazzi che sono vestiti meglio, e forse sono proprio i ragazzi, dico, i ragazzi; se tutti potessero sapere di quando passa Walter, un bimbo che tifa il Vasco e che non è felice che il Vasco stia perdendo, ma che se glielo proponi, è curioso anche di scoprire dov’è la Cina, perché nessuno mai gli ha spiegato che esiste un Paese grande che si chiama Cina dove ci vivono milioni di cinesi. Leggi il seguito di questo post »
Dia das crianças visto dall’alto
In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 12 ottobre 2013 at 13:41Era solo una questione di prospettiva, ne sono sempre stato convinto e ora ne ho la dimostrazione.
Vivo con mia nonna nella travessa da liberdade di Rocinha, e insieme a noi vivono almeno altri sei bambini come me, che mi sono fratelli, sorelle, zie, cugini, chi più simpatico, chi meno. Marianina è la più simpatica di tutti e insieme giochiamo molto, solo che adesso è andata a vivere con sua mamma, che è mia zia, nella parte alta della favela, così adesso posso giocare con Maria Vitoria, che però è troppo piccola e sta sempre zitta, e ti guarda con quegli occhi grandi e non si capisce a che cosa stia pensando. Poi c’è Gabriel, ma anche lui è più piccolo di me ed è solo da qualche settimana che sta cominciando a fare e a dire delle cose sensate. Poi c’è Jonatan, che però ha già sette anni e può uscire da solo dalla travessa da liberdade, e io sono ancora piccolo per poterlo seguire. Poi c’è Nicolly che è un po’ più grande di me, e fa dei giochi da femmina, tipo truccarsi. Poi c’è la Juju ma lei è proprio grande, la più grande di tutti, è brava a fare la capoeira e va in bicicletta. Così adesso che Marianina si è trasferita con chi gioco? Be’ di giorno lei sta con noi, perché andiamo insieme alla scuolina che sta proprio qui nel nostro vicolo, ma di sera? Be’, vorrà dire che giocherò meno e in compenso starò più largo, sempre sperando che la pancia della nonna sia aumentata per la cerveja e non perché ne sta arrivando un altro. Leggi il seguito di questo post »



