– Gringo, tu non puoi saperlo, ma una volta era così tutte le sere, come il venerdì sera, e anche molto meglio di così: c’erano feste dietro a ogni angolo, e la favela… non so come dire… Leggi il seguito di questo post »
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Garagem das Letras contro la noia
In Finestra sulla favela Rocinha, Garagem das Letras on 12 aprile 2014 at 16:44Post Fotografatum – Saracinesca sulla favela
In Finestra sulla favela Rocinha, Garagem das Letras on 27 gennaio 2013 at 09:40La saracinesca non è una finestra. È un punto di vista diverso. L’apertura di una saracinesca è più grande di quella di una finestra e, se guardi fuori da dentro, davanti alla saracinesca, ci passano bimbi con i palloncini, che però vorrebbero che fossero aquiloni, da far volare sui tetti, tanto non cadiamo mai, carrelli della spesa che non servono a fare la spesa, perché così tante cose non abbiamo i soldi per comprarle, però possiamo sempre usare il carrello per fiondarci giù dalla discesa come se fossimo in moto oppure in auto, perché da grandi vogliamo fare i piloti di formula uno, ci passa quello che vende le scope perché con tutta questa polvere e il fango che viene giù dalla foresta c’è sempre da pulire, e non sia mai che arrivano i topi e gli scarafaggi, che è meglio che se ne stanno laggiù in fondo dove c’è la fogna a cielo aperto, c’è quello con un carico di bombole del gas che l’altro giorno ne è esplosa una e un amico mio ha perso la casa, e si sentiva il rumore dei detriti che veniva già dal vicolo, e se guardi da fuori a dentro ti pare quasi che c’è un altro mondo di là della parete, con quello che guarda sempre dentro il computer e chissà che cosa ci vede, ma io lo voglio sapere, perché sono curioso, e ci sono uomini strani che puntano il dito alle pareti, e chissà che cosa ci vedono pure loro, ma questo non mi interessa tanto.
Pare che la finestra… o meglio, la saracinesca… abbia preso vita propria. Una serie di foto scattate dalla saracinesca da chi in favela Rocinha continua a lottare, anche mentre il Carnevale si avvicina, a questo link, oppure a quest’altro.
Aprendo la saracinesca c’è un garage, dentro al garage prenderà vita un nuovo progetto sociale, un caffè letterario in favela Rocinha, Garagem das Letras.
Saracinesca sulla favela
In Finestra sulla favela Rocinha, Garagem das Letras on 11 dicembre 2012 at 18:56La saracinesca non è una finestra. È un punto di vista diverso. L’apertura di una saracinesca è più grande di quella di una finestra e, se guardi fuori da dentro, davanti alla saracinesca, ci passano motoristi, bimbi che sono curiosi e vorrebbero studiare ma ce n’è sempre una, ragazzi che si meravigliano di tutti i libri che ci sono, trasportatori di bombole di gas, e poi c’è quel signore magro e buffo, dalla barba bianca, che non si capisce niente quando parla, ma ride sempre, il suo sorriso un baratro nero che si allarga in un terreno di peli bianchi; se invece guardi dentro da fuori, c’è un’ancora di legno azzurro che ti pare che il garage che sta dentro alla saracinesca è diventato una nave, ci sono le sedie e ci sono i libri, c’è una favelina dipinta su una parete con le casette colorate e ci sono dei gringos con la pelle chiara e i capelli chiari e scuri e con il viso scuro che lavorano davanti allo schermo dei computer, da dove, se glielo chiedi, puoi vedere tutto il mondo e persino dove si trova il Giappone, e puoi restarci anche male se proprio qua, dietro alla rua dioneia, ci abita uno che dice di essere giapponese e forse non dice una bugia perché ha gli occhi sottili sottili, e chissà che cosa fanno questi qui davanti allo schermo del computer, che stanno dietro alla saracinesca, e noi fuori a guardarli.
La finestra oggi si allarga a saracinesca, seguendo questo link.




