Il nido d’aquila, dove vivo, si trova sulla cima di una scala alta e ripida che si inerpica su una parete di roccia con gradini irregolari. Risalendo, sulla destra c’è la estrada da Gávea, con il suo traffico caotico, gli autobus che si incastrano l’uno nell’altro, e i moto-taxi che fanno slalom tra gli autobus, le auto, i bimbi e altri passanti; sulla sinistra ci sono gli usci di altre abitazioni: i miei vicini di casa. C’è una signora che si vede raramente, perché fare le scale non è facile. C’è un balconcino che fa da anticamera ad una casa dove abitano due famiglie con tre bimbi in totale; dopo il balconcino c’è un angolo nel quale è incastrata una porta che si affaccia ad una abitazione che deve essere molto piccola. Qui ci sta un numero indefinito di persone: Leggi il seguito di questo post »