un impiegato in favela

Posts Tagged ‘discriminazione’

La favela che non c’è

In Finestra sulla favela Rocinha, Oltre la favela Rocinha on 20 marzo 2014 at 04:00

Sparì in un soffio di vento, in un battito di ali di farfalla, la favela, con le sue centinaia di migliaia di abitanti, bimbi e bimbe mamme di bimbe, operai, spazzini, autisti, domestiche, moto-boy, tate, commercianti, ladri, narcotrafficanti; tutti ex-contadini. Volò, la favela, come un’isola che incastonata su una collina che si rivela un’astronave, e all’improvviso decide di sollevarsi e dissolversi fuori dallo spazio e dal tempo.

Un giorno un soldato che aveva appena sconfitto i ribelli, Leggi il seguito di questo post »

La Finestra fa notizia

In Finestra sulla favela Rocinha, Oltre la favela Rocinha on 13 marzo 2014 at 04:00

La Finestra sulla favela è stata ripresa  da Jornal do Brasil, importante quanto storico quotidiano nazionale brasiliano (*): ha fatto notizia che l’omicidio subito dalla giovane Gleice di  Rocinha sia stato ripresa da un sito italiano (ecco Leggi il seguito di questo post »

Giovani e Giovani

In Oltre la favela Rocinha on 3 ottobre 2012 at 23:47

Giovani di Rocinha in festa alla scuola Sesc di Rio

Escola Sesc è un campus scolastico di Rio de Janeiro in stile nordamericano, pensato per giovani studenti delle superiori. Si trova nel quartiere di Jacarepaguá e dalla favela Rocinha ci si arriva attraversando il quartiere di Barra da Tijuca. È interessante percorrere Barra da Tijuca e Jacarepaguá se vivi in favela, perché con questa in netto contrasto; ma è più interessante la prima volta: la seconda è noioso. Gli spazi ampi, i condomini alti e ben distanziati, i centri commerciali americani e francesi dotati di larghi parcheggi, le piscine, i rivenditori di automobili di lusso, non destano emozioni di nuovo, non almeno se sei un impiegato europeo, abituato a questo panorama; ma ti chiedi che cosa invece stiano pensando, lungo questo percorso, gli  adolescenti di favela che a quella scuola stai accompagnando, loro che tra i vicoli stretti e nelle baracche di mattonato rosso o di legno, ammassate una sull’altra, ci sono nati e cresciuti. Leggi il seguito di questo post »