un impiegato in favela

Trentanove: Elijah (con VIDEO)

In Finestra su Longacres on 23 marzo 2018 at 19:31

Da Finestra su Longacres, Di A.

“Set the table, those three extra places:
one for me, one for your doubts, and one for God”
(Elijah, The Coroner’s Gambit, The Mountain Goats)

Trentanove Elijah Finestra sulla favela Zambia Longacres

– Ciao, il mio nome è Elijah. Hey tu, sì, dico proprio a te, affacciati alla Finestra e dimmi come ti chiami!
– Il mio nome è A., Elijah, e vengo da lontano. Se mi affaccio, se ti seguo, mi presti i tuoi occhi?

Ti farò guardare questo mondo dai miei occhi marroni, marroni come i tuoi. Che poi del mio Paese non conosco niente, è la prima volta che esco dallo slum di Bauleni, che faccio un viaggio: dobbiamo scoprirlo insieme com’è qua fuori! A., ma perché sei così bianca? Anche gli altri bambini sono bianchi? Anche loro hanno i capelli lunghi e morbidi? Sono curioso di incontrarli, chissà se parleranno nyanja, ma tu mi capisci, lo parli il nyanja? A., non mi hai ancora detto da dove vieni, vieni da tanto lontano? Non hai paura a stare qui con me? Io ho po’ paura, mi sembra tutto così ammaliante e crudele fuori dal ghetto. Invece il ghetto appare per come è: vuoto. Vuoto nonostante tutte le persone che ci abitano, vuoto come il mio futuro, vuoto come il letto della mamma ieri sera.

Partiamo, partiamo insieme, prendimi la mano e saltiamo su uno di quegli autobus viola e grigi tutti scassati. Oggi sono libero, la mamma non tornerà a casa per qualche tempo, mia sorella dice che è finita in prigione perché di notte ama tanti uomini, perché di notte è più bella. Stasera non verrà a cercarmi, e nemmeno lo farà mia sorella, sempre che possa chiamarla così, Womba: quando vuole farmi piangere, quando vuole ferirmi,  dice che il nostro sangue è diverso, ma a me sembra rosso, copioso e caldo uguale. Possiamo andare dove vuoi A., possiamo anche non tornare più. Nessuno mi cercherà e nessuno cercherà te: siamo io, te ed il mondo fuori dal finestrino.

  1. […] in un angolo di mondo che si è mostrato in tutta la sua sfacciata onestà. Insieme a me il piccolo Elijah, figlio di Chichi e fratello di Womba, che mi tiene la mano e dice che verrà a trovarmi, che anche […]

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