un impiegato in favela

Più di ventimila, meno di tre mesi

In Finestra sulla favela Rocinha on 30 marzo 2014 at 03:30
Mi chiamo Marco Loiodice, un ex-impiegato in favela, la favela Rocinha #finestrasullafavela (foto di Stefano Frigerio)

un ex-impiegato in favela, la favela Rocinha #finestrasullafavela (foto di Stefano Frigerio)

L’autunno avanza, e a quest’ora è già buio. Le stagioni sono capovolte, e le favelas sono mondi capovolti sui dorsi delle colline. L’inferno lo incontri risalendo una ripida scalinata, come marzo è preludio dell’inverno. Quando è inverno fa caldo e il cielo è blu, e lassù, su per i vicoli dell’inferno, che sia inverno o estate, è tutta vita.

Appaiono inferni, agli abitanti di fuori, e si rivelano tutta vita a chi di loro entra a conoscerli. Per gli abitanti di dentro sono paradisi, paradisi senz’acqua, senza scuola; paradisi di cascate di fogna, e di angeli in divisa che ti puntano i fucili addosso, e di altri angeli, senza divisa, che muoiono dissanguati in un angolo remoto. Al limite tra l’inferno e il paradiso, sono luoghi di grande emarginazione e auto-emarginazione. Condividere, raccontare, è lottare contro il pregiudizio, contro l’emarginazione e contro l’auto-emarginazione, e questo è il senso della #finestrasullafavela.

Ma la finestra si affaccia anche sul percorso personale di uno che si è concesso il tentativo di cercare una vita nella quale potesse rivedersi in pieno, e in piena passione, un secondo dopo l’altro, domenica sera e lunedì inclusi; e per il quale la favela ha preso ad essere il simbolo di una vita così fatta, e i suoi abitanti l’esempio di come si possa amarla ogni giorno, in bilico tra l’inferno e il paradiso.

La finestra è dunque anche un invito a fare di un desiderio l’inizio di un viaggio, e per questo la successione di racconti narrati rappresenta un percorso; e questi, da quando sono stati pubblicati (da fine giugno 2012), non sono stati modificati di una virgola, se pure forse i primi lascino a desiderare, tecnicamente, ancor più dei recenti. Ma il percorso è mutevole, e, per quanto mi riguarda, mostra quanto sia importante lanciarsi nell’esperienza, per imparare gradualmente a scrivere, come per imparare ad osservare, ad approfondire e a vivere; e il percorso continuerà ad evolversi. Per esempio, tra meno di tre mesi, a metà giugno (2014), sarò di ritorno a casa, in Italia, perché è da qui che andrò avanti con il mio tentativo, verso una destinazione che ancora non conosco (ed è questo il  bello, no?). La Finestra resterà aperta grazie alla continuazione da remoto dei rapporti e dei contatti con gli amici per i quali la Rocinha è casa, e che qui rimarranno a lottare.

Sia come sia, a giugno 2014, tra poco meno di tre mesi, la Finestra compie due anni; infatti, il primo racconto è stato condiviso a giugno del 2012, e da allora per più di 20.000 volte qualcuno vi si è affacciato, e così, per più di 20.000 volte una parte di umanità ha sorvolato il suo muro di emarginazione e di auto-emarginazione, ed ha viaggiato attraverso più di 70 Paesi del mondo.

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Per giocare a ripercorrere insieme questo cammino, ecco la classifica dei 15 racconti più letti da giugno 2012 ad oggi 30 marzo 2014 (con un altro ricordo e un abbraccio a Gleice, che  è la meravigliosa giovane, tristemente, più nota della Finestra):

  1. Gleice Oliveira, 18 anni: nuova violenza subita in Rocinha (7 marzo 2014)
  2. Dall’atterraggio al volo in favela (26 giugno 2012)
  3. Cidade de Deus, la favela desolata (6 settembre 2012)
  4. Un fine settimana in guerra (17 febbraio 2014)
  5. Benvenuto a Rocinha (7 luglio 2012)
  6. L’urlo di un sedicenne, due mesi di violenza a Rio (20 febbraio 2014)
  7. Intervista a un saggio bimbo di favela #StayAnimalSpirit (15 novembre 2013)
  8. Messaggi nella bottiglia da Jacarezinho (28 giugno 2012)
  9. Favelas di notte, lacrime dalle colline (28 agosto 2012)
  10. Ritorno in favela Rocinha dopo una serata a Lapa (7 agosto 2012)
  11. Le città dei bimbi (23 luglio 2012)
  12. Cuccioli selvaggi di Rocinha (4 luglio 2012)
  13. Saidera (l’ultimo post) (19 gennaio 2013)
  14. Temporale estivo (17 gennaio 2014)
  15. Vai com Deus (11 gennaio 2013)

Ed ecco i 10 più votati da allora:

  1. Favelas di notte, lacrime dalle colline (28 agosto 2012)
  2. Artur di Rocinha e il calendario (11 novembre 2012)
  3. Scalate con bambù (12 luglio 2012)
  4. Rua Um di Rocinha, già roccaforte del narcotraffico (4 settembre 2012)
  5. Scarafaggi di favela (27 settembre 2012)
  6. Natale tutti al mare, a São Conrado (15 dicembre 2012)
  7. L’importanza del secchio (11 settembre 2013)
  8. Messaggi nella bottiglia da Jacarezinho (28 giugno 2012)
  9. Cuccioli selvaggi di Rocinha (4 luglio 2012)
  10. Il cammino di Santa Marta, la favela (18 luglio 2012)

Per lotta all’emarginazione o per gioco che sia, il cortese lettore che desideri condividere qual è il racconto che gli  è piaciuto di più, e che desideri condividere tale racconto sul suo social-network preferito,  sarà il benvenuto.

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