un impiegato in favela

Posts Tagged ‘zambia’

Un fiume di auguri (CON VIDEO)

In Finestra su Longacres on 30 dicembre 2017 at 12:38

Da Finestra su Longacres, Di A.

Vorrei lasciare ogni cosa che conosco ed immergermi in una terra vastissima dalle verdi chiome rotonde, interrotta dai campi di banane e caffè dove una contadina piega la schiena mentre una bimba le ronza attorno.
Vorrei leggere i pensieri scritti su un volto Leggi il seguito di questo post »

Quarantasei: Mtendere

In Finestra su Longacres on 21 dicembre 2017 at 14:11

Da Finestra su Longacres, Di A.

Quarantasei: Mtendere / Zambia, Lusaka

Il cielo è carico di nuvole che si confondono, si fondono, l’una con l’altra nella cappa cupa di smog che soffoca Lusaka, una Babele che tenta impacciata di evadere da sé stessa inseguendo un sogno sudafricano dagli occhi a mandorla. La luce filtrata dalle nubi tonde e compatte di fiocchi di panna tende al giallognolo, come in una pellicola degli anni ’70 in cui la dimensione spazio-temporale finisce per essere annullata dal caos, dalla psichedelia, dall’insensatezza. L’ombelico del caotico cosmo zambiano si chiama Mtendere, insediamento urbano situato ad est della città, il cui nome in lingua nyanja significa pace. Mtendere, come ogni favela del sud del mondo, lascia interdetti: è bella e malinconica come un canto d’amore, come l’anatema scagliato da una fattucchiera.

Oggi nello slum è giunto un ospite d’eccezione, Leggi il seguito di questo post »

Quarantasette. (La nuova) Finestra su Longacres

In Finestra su Longacres on 19 dicembre 2017 at 12:57

Il primo racconto Da Finestra su Longacres, Di A.

Finestra su Longacres

Quarantasette sono le settimane che mi separano dal ritorno, esattamente come i chili che peserà il prossimo anno della mia vita all’interno dei tre bagagli stipati in stiva. Milano mi ha congedata con gelo e torpore: nei sorsi di un Negroni sbagliato al bar Basso, persa in due occhi grandi e marroni, nei sussurri dei Mazzy Star di questo primo ed unico freddo di un inverno estivo, del mio inverno australe.

Quattordici ore di volo per smettere di capire, per cominciare a sentire e per Leggi il seguito di questo post »