un impiegato in favela

Posts Tagged ‘favela Rocinha’

Dia das crianças visto dall’alto

In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 12 ottobre 2013 at 13:41

Era solo una questione di prospettiva, ne sono sempre stato convinto e ora ne ho la dimostrazione.

Vivo con mia nonna nella travessa da liberdade di Rocinha, e insieme a noi vivono almeno altri sei bambini come me, che mi sono fratelli, sorelle, zie, cugini,  chi più simpatico, chi meno. Marianina è la più simpatica di tutti e insieme giochiamo molto, solo che  adesso è andata a vivere con sua mamma, che è mia zia, nella parte alta della favela, così adesso posso giocare con Maria Vitoria, che però è troppo piccola e sta sempre zitta, e ti  guarda con quegli occhi grandi e non si  capisce a che cosa stia pensando. Poi c’è Gabriel, ma anche lui è più piccolo di me ed è solo da qualche settimana che sta cominciando a fare e a dire delle cose sensate. Poi c’è Jonatan, che però ha già sette anni e può uscire  da solo dalla travessa da liberdade, e io sono ancora piccolo per poterlo seguire. Poi c’è Nicolly che è un po’ più grande di me, e fa dei giochi da femmina, tipo truccarsi. Poi c’è la Juju ma lei è proprio grande, la più grande di tutti, è brava a fare la capoeira e va in bicicletta. Così adesso che Marianina si è trasferita con chi gioco? Be’ di giorno lei sta con noi, perché andiamo insieme alla scuolina che sta proprio qui nel nostro vicolo, ma di sera? Be’, vorrà dire che giocherò meno e in compenso starò più largo, sempre sperando che la pancia della nonna sia aumentata per la cerveja e non perché ne sta arrivando un altro. Leggi il seguito di questo post »

Gente del nord

In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 11 ottobre 2013 at 00:48

“Vai più piano fratello!”

“Scusi può tenermi questo?”

Un ragazzo camminava veloce davanti al ristorante di Dida. Julio lo prendeva in giro. Tornavamo a casa dopo un aperitivo da Dida, io e Julio, mentre era quasi notte e c’era un vento freddo  su in cima alla collina, vicino all’entrata della rua um, perché l’estate quest’anno ha deciso di arrivare tardi. Appena abbiamo svoltato l’angolo, alla fine del marciapiede, appena dietro all’albero incassato nel marciapiede, un poliziotto ha messo in mano a Julio un salgado e una bicchiere con di refresco dal colore scuro – un guaraná forse – per liberarsi le mani, estrarre la pistola e puntarla addosso a un uomo schiacciato sul cofano di un’auto da un altro poliziotto. Leggi il seguito di questo post »

Una famiglia e il marciapiede

In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 4 ottobre 2013 at 22:20

Sul marciapiede della strada principale sta seduto un bimbo piccolo con un cagnolino appena nato tra le braccia: lo guarda accarezzandolo delicatamente. Accanto al bimbo sta seduta una bimba piccola che abbraccia una valigia piccola. I due bimbi sono stretti a una ragazza giovane che sta seduta in mezzo a loro, con la schiena appoggiata a una valigia grande che sta appoggiata al muro. Leggi il seguito di questo post »

Bolle di sapone

In Finestra sulla favela Rocinha, Storie di Pacificazione on 3 ottobre 2013 at 22:01

Questa è la storia di una bolla di sapone che nasce dal soffio di un bimbo che gioca, durante un pagode di favela. Leggi il seguito di questo post »

La filosofia di João

In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 28 settembre 2013 at 15:25

“È il momento di approfittare del Brasile, in Brasile ci sono molte opportunità: scavi una buca di qualche centimetro e trovi oro”, professava João con un bicchiere di birra in mano e lo sguardo lungimirante. Era tardi e aveva chiuso il bar, e per riposarsi si era trasferito al bar dall’altro lato della strada e beveva insieme al gestore del bar che sta all’angolo, che lo aveva imitato, e insieme ad altri due amici. Leggi il seguito di questo post »