un impiegato in favela

Posts Tagged ‘ebola’

Liberia libera

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 9 Maggio 2015 at 15:40

[Original photo credit: NicP/CreativeCommons]

[Original photo credit: NicP/CreativeCommons]

“Today the World Health Organization (WHO) announced that Liberia is free of Ebola. That there are NO known chains of transmission in the country.

This marks 42 days since the last confirmed case of Ebola.

However this is no guarantee that Ebola will not return, so the advice is to continue to be vigilant – especially while Sierra Leone and Guinea continue to fight the virus.” (BBC)

“Oggi (9 maggio) la World Health Organization (WHO) ha annunciato che la Liberia è libera dall’Ebola. Che NON ci esistono più catene di trasmissione note nel Paese.

Ciò avviene dopo 42 giorni dall’ultimo caso confermato di  Ebola.

Comunque non c’è nessuna garanzia che l’Ebola non torni, quindi il consiglio è di continuare a restare vigili – specialmente in Sierra Leone e in Guinea dove si continua a lottare contro il virus.” (BBC)

Intanto in Sierra Leone si registra il terzo giorno consecutivo a zero casi confermati. Ma i nostri bambini Leggi il seguito di questo post »

Pinky scala la Sugar Loaf Mountain

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 28 aprile 2015 at 10:16

27 aprile 2015: giorno dell’Indipendenza della Sierra Leone, ottenuta solo 54 anni fa, dopo essere stata da sempre colonia della Gran Bretagna. Dopo ci fu la guerra, dopo ci fu l’Ebola. Per festeggiare l’anniversario dell’Indipendenza, nella Western Area è tradizione scalare la collina alle spalle di Freetown chiamata Sugar Loaf (Pan di Zucchero, proprio come quella di Rio, che infatti ha lineamenti non poi tanto diversi). Scalando la Sugar Loaf, la Finestra si è imbattuta in Pinky, una bimba vestita di rosa che ha voluto raccontare la sua storia alla Finestra. Ci siamo incrociati e abbiamo festeggiato insieme il giorno dell’indipendenza e i due giorni consecutivi a zero nuovi casi di ebola in tutta la Sierra Leone che si sono verificati il 25 e il 26 aprile.

Sierra Leone So far So good Sugar Loaf

Sì, si chiama così, la collina, Sugar Loaf, e io invece mi chiamo Pinky! Mi chiamo Pinky perché mi piace il rosa, e infatti vedi che ho la maglietta rosa? Sugar Loaf invece si chiama così perché ha la forma di un panetto di zucchero. Come? Anche in Brasile? Questo non lo so, Sir, te lo dico domani. Ma secondo me è bene che questa collina si chiami panetto di zucchero, infatti scalarla è abbastanza faticoso, e all’inizio ci sono gli alberi bruciati: li bruciano per costruirci le case o per farci il carbone, e Jacob mi ha detto che non si dovrebbe, e non si dovrebbe se sei molto ricco e puoi fare una casa, e non si dovrebbe se sei molto povero e non hai il carbone per cuocerti il riso, così dice Jacob; è faticoso e non è sempre bello, ma quando arrivi in cima c’è un bel panorama su tutte le colline della Sierra Leone, tutte tuttissime!, le vedi fin là in fondo dove fa foschia e  le cime rotonde si sovrappongono l’una all’altra; e quando arrivi su, canti e ti dimentichi tutte le cose brutte e ti dimentichi le cose che ti hanno fatto stare male durante l’anno, perché le hai lasciate giù, a valle, le cose che ti hanno fatto stare male, e sono precipitate giù chiuse in una goccia di sudore, oppure se le sono succhiate gli insetti della foresta, oppure si sono incastrate nelle spine degli alberi con le spine. Ci sono gli alberi con le spine, e ci sono gli insetti, sì, e ci sono le scimmie, ma per fortuna stanno lontane da  noi perché avrei paura; queste che senti, Sir, non sono le urla di una scimmia vera: è Jacob che vuole farmi paura, ma io non ci casco.

L’anno scorso, quando siamo saliti l’ultima volta, a pensarci bene, Leggi il seguito di questo post »

Folis e gli elefanti

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 27 aprile 2015 at 08:58

folis e gli elefanti

Ho studiato, Sir, ho studiato. Ho appena preso il diploma, in scienze e matematica, ma trovare il lavoro, Sir, è molto difficile. Ne uscirò, ne uscirò con il mio fratello più piccolo e la mia sorella piccola, e mia mamma che ha 82 anni, Sir. 82! Glielo scrivo sulla sabbia, caso mai non avesse inteso: 82. Durante la guerra sono stato in Guinea. Parlo il francese, là ho imparato il francese. Siamo scappati in Guinea perché qui ci facevano fuori tutti, Sir. Dia un occhio a questo quadretto, Sir, è scolpito nel legno e le decorazioni sono fatte con sabbia e semi… Ci siamo separati, Sir. Durante la guerra ho perso mio padre e mio fratello più grande. Non li ho più visti, poi ho saputo che erano morti.

Per fortuna, Sir, quando sono tornato dalla Guinea Leggi il seguito di questo post »

Il volo dei quasi aironi

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 24 aprile 2015 at 19:05
Mare amaro - olio su tela 1991 di Nicola Amato (su segnalazione di Rossella Speranza)

Mare amaro – olio su tela 1991 di Nicola Amato (su segnalazione di Rossella Speranza)

“Uuh guarda che bello, sembra di rivedere il gorilla nella nebbia, con la foschia e le mangrovie che emergono dal delta del  fiume. E guarda, guarda! Lì stanno anche gli aironi! No, forse non sono proprio aironi, ma ci vanno vicino, diciamo che sono quasi aironi. Quello che so è che al tramonto, alla fine di una giornata di pesca o di pigro riposo sospesi tra due rami e un ciuffetto di foglie, i quasi aironi prendono il volo alla destra del sole cadente, tutti assieme: chi a stormi di cinque o sei, chi in coppia, chi in completa solitudine; chi in un modo chi nell’altro, alla stessa ora si ergono in volo e seguono la stessa direzione.

All’alba volano allo stesso modo, ma nel verso contrario.

Questo hanno continuato a fare, i quasi aironi; questo hanno continuato a fare anche per tutto il tempo dell’ebola, e anche per questi altri tempi che Leggi il seguito di questo post »

PS al ritorno a scuola

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 17 aprile 2015 at 10:36
(foto da "street child")

(foto da “street child”)

Come ti stavo dicendo, ci siamo tornate, sì, ci stiamo tornando, ma non tutte, e non tutti sono tornati, e non tutti stanno tornando. A scuola ci hanno detto di lavarci le mani con il sapone, ma il sapone e l’acqua per lavarcele non c’erano. Ci hanno detto di Leggi il seguito di questo post »