Piccolo spazio informazione
Anche a seguito di certi pensieri altri e di una risposta, e dei recenti fatti di cronaca e di reazioni di vario genere, sarà forse il caso che la Finestra, nel suo piccolo, provi a dare un contributo di informazione sull’ebola. Provo a mettermici io che – si tenga presente – non sono né medico né infermiere; ma mi sono informato, ho studiato, e ho lavorato e lavoro in Sierra Leone ai tempi dell’ebola, prima per tre mesi nella logistica di un centro di ricovero e trattamento, con qualche responsabilità nella definizione e nell’esecuzione delle procedure di sicurezza; adesso al coordinamento di un progetto di protezione dell’infanzia colpita dall’ebola.
Se qualche lettore vorrà aggiungere, correggere, o anche solo chiedere, sarà il benvenuto. Lo scopo di questo articolo è che l’ebola possa rappresentare per chi se ne interessa qualcosa di diverso da una malattia brutta brutta che magari può arrivare a colpire anche me attraverso i barconi, o a causa dell’irresponsabilità dei cooperanti che vanno in giro a fare gli eroi e tornano a casa a contagiarci tutti.

Sulle modalità di contagio. Allora, per quanto ne so, funziona così: Leggi il seguito di questo post »
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