Da Finestra sulla Nigeria (del nord), di Un impiegato in favela
È venerdì 15 luglio, dopo l’attesa di due ore all’aeroporto di Maiduguri, dopo la pallottola nella gamba (che non era vera, ma come dicevo sono cose che possono capitare anche ai cooperanti e infatti a qualcuno qualche giorno fa è capitato; e d’altra parte a chi vive da questa parti capitano continuamente), mi trovo insieme a colleghi della cooperazione internazionale a bordo di un aereo traballante tra una nuvola rabbuiata e l’altra, nel bel mezzo di una tempesta.
L’aereo è in ritardo perché il Presidente Buhari doveva muoversi per andare a passare il fine settimana in villeggiatura e quando si muove lui terra e cielo della Nigeria devono bloccarsi, un po’ come terra e cielo dovevano bloccarsi in Sierra Leone quando Leggi il seguito di questo post »