Non combattono, no: giocano. Le vedi planare e risollevarsi all’improvviso, prendere la mira e scagliarsi con il capo verso la schiena dell’altra. Giocano o lottano? Secondo me giocano; giocano, le aquile. Perché non dovrebbero giocare? Se fosse un combattimento si massacrerebbero: sono aquile. Non deve sorprenderti: queste due che volteggiano e danzano con le nuvole, e che con le ali nel cielo disegnano cerchi perfetti a ritmo di una messa cristiana e musulmana e tribale allo stesso tempo, le conosco bene: sono sempre le stesse. Le aquile hanno tutto il cielo a disposizione ma si aggirano dalle parti della stessa nuvola, attorno alle stesse stelle, di fronte alla stessa porzione di questo sconfinato sfondo azzurro. Non è bello, il volo delle aquile che si inseguono l’una con l’altra giocando? Chiese Bockarie a Baba abbassando il casco, Leggi il seguito di questo post »
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Il volo delle aquile
In Finestra sulla Sierra Leone on 1 febbraio 2015 at 13:42Capitan Christopher
In Finestra sulla Sierra Leone on 26 gennaio 2015 at 00:54Pode encontrar uma tradução em português brasileiro abaixo.
How de body? How de day? Ah tell god tanki. Tanki god, ci siamo quasi, forse ci siamo. Oggi ci hanno lasciati tornare in spiaggia. C’è chi corre, chi passeggia mano nella mano, chi porta a passeggio la capra, e chi gioca a calcio, come Jean Paul e Free Block. Sì, Free Block si fa chiamare. Trovi che sia strano? Leggi il seguito di questo post »
Forse ci siamo
In Finestra sulla Sierra Leone on 18 gennaio 2015 at 23:02«Forse ci siamo. Forse si riesce a sconfiggere questa epidemia. Il numero di nuovi casi sta diminuendo rapidamente ogni giorno, speriamo non si verifichino nuove impennate. Forse tra poco potremo dire che l’epidemia di Ebola è finita in Sierra Leone. Ma che fatica! E quanti miracoli ci sono voluti.
Quando in agosto il Ministero della Sanità ci ha chiesto di aprire a Lakka un centro Leggi il seguito di questo post »
Suliman Kamara
In Finestra sulla Sierra Leone on 15 gennaio 2015 at 12:49Pode encontrar uma tradução em português brasileiro abaixo.
Si chiamava Suliman Kamara, indossava un paio di pantaloncini corti e una camiciola beige con le vele colorate. Il suo viso era leggermente gonfio e lucido e sembrava un bambolotto, sembrava finto. L’ho accompagnato con molta cura per questo suo ultimo viaggio, l’ho salutato, l’ho accarezzato attraverso il doppio strato di guanti della tuta a protezione totale, e sono felice di averlo fatto io. Non dimenticherò questo piccolo sierraleonese di 3 anni.
Mi chiamo Bokarie, mi occupo di Leggi il seguito di questo post »





