un impiegato in favela

Posts Tagged ‘sierra leone’

All’ombra del Sunset Kingdom

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 23 aprile 2015 at 10:58

sierra leone so far so good

C’è una baia molto lunga, ci sono le palme, ci sono le mangrovie e altri alberi, c’è la notte, c’è una luce che proviene dall’unico locale aperto, il Sunset Kingdom. Attorno al locale sfrecciano e sgommano le auto di quelli che hanno fatto i soldi nonostante tutto, e ragazze magre dal vestito tradizionale colorato tornano a casa portando sulla testa la cesta dei manghi che non sono riuscite a vendere oggi, mano nella mano con bimbe magre che portano sulla testa ceste più piccole di sacchetti di miriadi di anacardi, e insieme rasentano il muretto del Sunset Kingdom sculettando col busto eretto; una di loro si volta verso di me, mi guarda e mi sorride, e pare che i manghi la seguano imitandola. Chissà, magari un invito, ma io non posso fare l’amore questa sera, devo restare qui, di fianco al muretto. Sì, di fianco al muretto ci sono pure io, sotto l’albero… quello là, non mi vedi?, in fondo, con i denti neri da una decina d’anni e i dread da sempre: mi donano. Sto all’ombra perché di notte tutto è ombra. Ho sempre pensato che l’ombra fosse stata creata dal sole, ma quando il sole non c’è, tutto è ombra. È ombra dalle parti del Sunset Kingdom, sul lungomare di Aberdeen. Ci si va perché è l’unico posto aperto da quando c’è l’ebola.

Una volta tutta la spiaggia era costellata di bar, ristoranti, luci, musica. I white men bazzicavano da quelle parti, io anche. Si facevano buoni affari. Ci vado da quando ero piccolo, sul lungomare di Aberdeen. Una volta ci andavo correndo, con le mie gambe. Le gambe me l’hanno tagliate in guerra e ora ci vado con le ruote. Anche ai bei tempi ci andavamo, ma non per cena, noi: andavamo a vendere delle cose agli white men che cenavano. Adesso è tutto diverso e i bar e i ristoranti di una volta sono stati saccheggiati dalla pioggia e dagli uomini, e formano una fila di scheletri di dinosauro che immobili sfidano il mare. Ora si va davanti all’unico rimasto aperto, il Sunset Kingdom, e si spera di raccattare qualcosa.

Sono in missione adesso. Devo stare qui, attento, Leggi il seguito di questo post »

Che lingua si parla dove vive lei, Sir?

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 19 aprile 2015 at 14:16

una strada di waterloo, freetown, sierra leone

– Hi Suma, how are you? How de body?

– De body fine, Mr. Marco. How de day, how de work, Sir?

– De day is fine, de work is fine, Suma.

– So, how is everything? Ça va, Sir?

Oui, ça va, Suma, va tutto bene.

– Mi chiedevo, Sir… che lingua si parla in Coopi? Leggi il seguito di questo post »

PS al ritorno a scuola

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 17 aprile 2015 at 10:36
(foto da "street child")

(foto da “street child”)

Come ti stavo dicendo, ci siamo tornate, sì, ci stiamo tornando, ma non tutte, e non tutti sono tornati, e non tutti stanno tornando. A scuola ci hanno detto di lavarci le mani con il sapone, ma il sapone e l’acqua per lavarcele non c’erano. Ci hanno detto di Leggi il seguito di questo post »

Il ritorno a scuola

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 14 aprile 2015 at 21:45
Un insegnante di scuola (dal video di Unicef che trovate sotto)

Un insegnante di scuola (dal video di Unicef che trovate sotto)

Alcuni dei bambini che conosco vivono così: si lanciano nei bidoni dell’immondizia e cercano qualcosa di utile, qualcosa da usare o da rivendere. A me fa molto schifo, non lo farei mai, neanche per scherzo, e per fortuna a casa c’è chi mi dice che non ho bisogno di farlo e non avrò mai bisogno di farlo.

Altri bambini spaccano le pietre e le trasportano sulla testa. Deve essere molto faticoso. Io li porto, i cesti, sulla testa, con gli abiti da lavare, Leggi il seguito di questo post »

Ciao zingaro!

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno on 12 aprile 2015 at 02:05

Ciao Zingaro!

Ciao zingaro!
Mi hai accolto, mi hai protetto, mi hai insegnato, abbiamo combattuto insieme, Leggi il seguito di questo post »