un impiegato in favela

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Temporale estivo

In Finestra sulla favela Rocinha on 17 gennaio 2014 at 10:58

Com’è nera la notte; è da quest’inverno che la notte non era così nera. Com’è fresca l’aria; anche questa non era così da quest’inverno. Eppure, l’inverno è stato solo qualche mese fa; ma quanto caldo ha fatto in questi giorni, tanto che mi pare che il caldo è cominciato tanti anni fa. Le case, attorno, sopra e sotto casa mia, si vedono per un attimo quando un fulmine va e viene. Le lampadine davanti alle case sono quasi tutte spente: solo qualcuna è accesa, e mi sembra il riflesso di una lacrima. Da dentro casa sentiamo le sirene, che mi fanno ridere: niiiiii, niiiiii, e dopo la sirena parla con una voce grande e maluca che si sente dappertutto e che dice che c’è molta acqua, e che è pericoloso, e di andare in un posto sicuro. Io sono già al sicuro, che sto a casa con la mia mamma e i miei fratelli.

Ogni tanto la mamma apre la porta e fuori si vede Leggi il seguito di questo post »

La finestra in versione audio

In Finestra sulla favela Rocinha on 8 gennaio 2014 at 17:32

Anche se le feste sono passate, un ricordo del Natale, di Rocinha. Per l’occasione, la finestra si fa in versione audio.

Aquiloni

In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 6 gennaio 2014 at 13:19

Un raggio di luce rossa sbircia timida da dietro la imponente Pietra di Gávea come un bimbo che non è abituato a ricevere regali da dietro un angolo per scorgerli: curioso di scoprire come sono fatti, timido, per la paura di soffrire se non dovessero essere destinati a lui. Sbirciando da dietro la Pietra, il raggio di sole – il sole che sta calando verso la linea del mare – scorge un campo di aquiloni che danzano in cielo e lo tingono di bianco, viola, azzurro, giallo e verde, e sono fatti di materia di sogno, con i contorni sfumati dalla foschia rosa e arancione. I bimbi, pilotando gli aquiloni, agitano i tetti di favela con le guance rosse per la felicità, e toccano il cielo con le mani, che si estendono fin lassù lungo il filo di nylon. Il cielo azzurro, rosa, violaceo e blu, è tagliato da quel raggio rosso, che è attratto dai  bimbi e dagli aquiloni, e da questi si lascia corteggiare.

Sul terrazzo di João si svolge una festa, come in cima a tutte le altre case, ma la sua rimbomba a ritmo di Leggi il seguito di questo post »

Preghiera di inizio anno

In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 4 gennaio 2014 at 00:32

È il primo giorno dell’anno nuovo, il tempo vola.

L’anno passato non è stato un anno molto tranquillo, ma è stato un anno con molte cose buone, e certamente le sofferenze che ho provato non potevano essere evitate: con tutto quello che ho passato, credo di aver capito che sono davvero forte. Nell’anno che viene, vorrei arrivare ad essere indipendente, e vorrei andare avanti. Che Dio mi doni molta salute, per il resto ci penso io. Leggi il seguito di questo post »

Tutti affacciati al nuovo anno

In Finestra sulla favela Rocinha, Il popolo di Rocinha on 1 gennaio 2014 at 16:54


– Per il primo dell’anno me ne starò tutto il tempo sul tetto di casa mia a far volare la pipa: mi piace tanto vederla quando vola e fare la lotta di pipas con gli amici, vince chi per primo fa incastrare il filo dell’altro.

– Per primo dell’anno farò scoppiare petardi, siluri e fuochi d’artificio, e un mio amico ha anche la bomba carta: mi piace tanto il casino che fanno, e in fondo al beco c’è un cane scemo che abbaia ai botti, e a me mi viene da ridere da mal di pancia!

– Per il primo dell’anno Leggi il seguito di questo post »