un impiegato in favela

Finestra sulla terra

In Finestra sulla Sierra Leone Il ritorno, Finestra sulla terra on 20 Maggio 2015 at 09:36

Hello sir, mi chiamo Mohamed, ho 16 anni e vivo in un piccolo villaggio che si chiama Manonko. Non è facile raggiungerlo, per arrivarci occorrono 2 ore di macchina dalla città più vicina su una strada sterrata come questa.

Finestra sulla terra Terra di Sierra Leone

Ma io la macchina non ce l’ho. Nessuno nel villaggio ce l’ha.

Questa è la mia famiglia, mia mamma e le mie sorelle. Diamo sempre il benvenuto a chi arriva a Manonko, ma non ci arriva quasi mai nessuno. È isolato, Manonko, e lontano, e oltre la valle che si vede laggiù c’è la Guinea.

Durante il giorno mi occupo di diverse cose, soprattutto coltivo la terra attorno al villaggio. La mattina con i miei coetanei andiamo tutti assieme sul campo e lavoriamo in gruppo. È faticoso perché fa molto caldo ma tutti assieme ci teniamo compagnia e portiamo a casa un po’ di raccolto per le nostre famiglie.

Finestra sulla terra Terra di Sierra Leone

Faccio i mattoni con la terra per riparare casa nostra dopo le piogge, lavo i vestiti al fiume con i miei fratelli, e vado nella foresta per raccogliere frutta e legna.

Bisogna stare attenti quando si va nella foresta, ma ormai sono grande e ci vado anche da solo. La settimana scorsa, ad esempio, ho trovato un grosso serpente e ho dovuto difendermi. Ho appeso la sua pelle fuori di casa.

Finestra sulla terra Terra di Sierra Leone

Ma la cosa che desidero di più è andare a scuola. Mi piace perché posso conoscere, imparare, e magari diventare un bravo uomo. Purtroppo però non posso andarci sempre: per andarci servono soldi per pagare il trasporto in città e l’iscrizione.

Ora, grazie a un programma di sostegno allo sviluppo rurale che tocca il mio villaggio, sto preparando un vivaio con piantine di anacardio. Questo lavoro mi piace perché è meno faticoso degli altri e vedo le piante crescere e diventare grandi. Sono felice di farlo perché quando le piantine saranno pronte le pianteremo in campo aperto e avremo così una piccola piantagione di anacardio. Spero che dal raccolto potrò ricavare i soldi per pagare l’iscrizione e il trasporto in città, e potrò così continuare ad andare a scuola, che è la cosa che mi piace di più… ecco perché sono felice di coltivarle e al pensiero che un giorno diventeranno grandi e daranno frutto. Ecco perché sono tanto contento di farvele vedere!

Eccomi, questo sono io mentre mi prendo cura delle piantine di anacardio che mi pagheranno gli studi.

Finestra sulla terra Terra di Sierra Leone

Venite a trovarci se volete, è lontano e isolato, Manonko, ma io e la mia famiglia diamo sempre il benvenuto a chi arriva.

Un ricercatore in favela, Andrea Polo (nota biografica)

  1. […] terra all’etereo, un racconto di […]

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  2. Grazie mille per questa bellissima storia. L’ho letta ai miei bimbi e gli è piaciuta molto.

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