Hello sir, mi chiamo Mohamed, ho 16 anni e vivo in un piccolo villaggio che si chiama Manonko. Non è facile raggiungerlo, per arrivarci occorrono 2 ore di macchina dalla città più vicina su una strada sterrata come questa.
Ma io la macchina non ce l’ho. Nessuno nel villaggio ce l’ha.
Questa è la mia famiglia, mia mamma e le mie sorelle. Diamo sempre il benvenuto a chi arriva a Manonko, ma non ci arriva quasi mai nessuno. È isolato, Manonko, e lontano, e oltre la valle che si vede laggiù c’è la Guinea.
Durante il giorno mi occupo di diverse cose, soprattutto coltivo la terra attorno al villaggio. La mattina con i miei coetanei andiamo tutti assieme sul campo e lavoriamo in gruppo. È faticoso perché fa molto caldo ma tutti assieme ci teniamo compagnia e portiamo a casa un po’ di raccolto per le nostre famiglie.
Faccio i mattoni con la terra per riparare casa nostra dopo le piogge, lavo i vestiti al fiume con i miei fratelli, e vado nella foresta per raccogliere frutta e legna.
Bisogna stare attenti quando si va nella foresta, ma ormai sono grande e ci vado anche da solo. La settimana scorsa, ad esempio, ho trovato un grosso serpente e ho dovuto difendermi. Ho appeso la sua pelle fuori di casa.
Ma la cosa che desidero di più è andare a scuola. Mi piace perché posso conoscere, imparare, e magari diventare un bravo uomo. Purtroppo però non posso andarci sempre: per andarci servono soldi per pagare il trasporto in città e l’iscrizione.
Ora, grazie a un programma di sostegno allo sviluppo rurale che tocca il mio villaggio, sto preparando un vivaio con piantine di anacardio. Questo lavoro mi piace perché è meno faticoso degli altri e vedo le piante crescere e diventare grandi. Sono felice di farlo perché quando le piantine saranno pronte le pianteremo in campo aperto e avremo così una piccola piantagione di anacardio. Spero che dal raccolto potrò ricavare i soldi per pagare l’iscrizione e il trasporto in città, e potrò così continuare ad andare a scuola, che è la cosa che mi piace di più… ecco perché sono felice di coltivarle e al pensiero che un giorno diventeranno grandi e daranno frutto. Ecco perché sono tanto contento di farvele vedere!
Eccomi, questo sono io mentre mi prendo cura delle piantine di anacardio che mi pagheranno gli studi.
Venite a trovarci se volete, è lontano e isolato, Manonko, ma io e la mia famiglia diamo sempre il benvenuto a chi arriva.
[…] terra all’etereo, un racconto di […]
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Grazie mille per questa bellissima storia. L’ho letta ai miei bimbi e gli è piaciuta molto.
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Luna, che bel nome! Grazie a te per aver apprezzato e soprattutto per aver condiviso con i più piccoli. Affacciandoti alla finestra troverai molte altre storie che raccontano di bimbi. Un abbraccio dalla Sierra Leone!
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