A me piace travestirmi da carcerato, mi piace così, ma questo non vuol dire che sono carcerato. Il travestimento funziona proprio così, non lo sai?, tu ti travesti da quello che non sei. A me piace travestirmi e inventarmi un mondo che non ho mai visto, e la cosa che mi piace più di tutte è quando, mentre alla televisione fanno vedere la sfilata grande, con le ballerine e i ballerini coloratissimi, le canzoni nuove e i carri grandi, ma grandissimi!, noi qui facciamo la nostra bateria.
Partiamo dalla piazzetta dello tio Nando: è lui che ci dà il tamborim, il pandeiro, il surdo, il reco-reco, la cuica e gli altri tamburi, e scendiamo giù per la rua quatro facendo un barulho, uma bagunça, che non si è mai sentito, ma nessuno ci grida, anzi, ci applaudono e ci fischiano perché sono tutti felici. Arriviamo fino alla piazzetta del pagode e là si fa festa tutti insieme. Mi piace perché ci sono i bimbi piccoli, quelli un po’ più grandi, e le nonne. C’è pure una capra.
Non è stato il più bel Carnevale, quest’anno, perché ci hanno rovinato la festa, la notte prima, con gli spari, ma noi la nostra bateria l’abbiamo fatta lo stesso, perché quella, quando è Carnevale, si fa, non ce la toglie nessuno, e qualche volta mi piace ricordarmi della nostra bateria anche quando è quasi inverno e sta per arrivare la festa Junina. Mi piace la festa Junina, ma il Carnevale è la festa che mi piace di più, perché alla festa Junina ti devi vestire per forza da contadino, e a me piace vestirmi da quello che mi pare.
Pedrino, il carcerato libero
(Fotogalleria del Carnevale di Rocinha: foto di Rosa Ricucci. Fare click sopra alla galleria per ingrandire le foto).