Orulho e Andreina sono due giovani dai capelli bianco candido che mi invitavano a non fare mai la tinta (a me che sono brizzolato). Li spiavo da distante: lei ballava, con i capelli ricci bianchissimi sopra un viso secco e scuro, scolpito dal tempo, mentre sculettava a ritmo funky, con l’abito rosso e le havaianas bianchissime, coordinate con i capelli, ammiccante verso l’uomo; e lui rideva, facendo finta di parlare a un compagno di bevute davanti a lui che non c’era, e invece parlava con lei, e mentre parlava si lanciava in un gesticolare buffo, indicando il fondo del bicchiere e poi salendo fino a metà, poi fino alla cima, e poi con l’indice e il medio e gli occhi arrossati su fino al cielo, e dopo una malinconica sospensione tra le stelle, scoppiava a ridere, e lei anche. Leggi il seguito di questo post »

