Dalla terra all’etereo, un racconto di fantasia.

La casa fantasma, amichevole concessione di http://www.alessandrogandolfi.com
La casa fantasma
Sul dorso della collina, come sul dorso e sulla cima di altre colline, come all’improvviso nel mezzo di molte vallate, una casa coloniale fende la foschia, appare; appare insieme alle colonne grigie, che sembrano essere volate dall’antica Grecia a qui fluttuando su un manto di nuvole per sorreggere travi che non sorreggono nulla: il tetto non c’è.
La luna sopra
La intravedo dal balcone della casa di fronte, la casa fantasma, pallida di luce lunare. Intravedo, tra gli spiragli lasciati liberi dall’intreccio fitto delle palme, le mura, il grigio delle colonne che si confonde nel verde dei rampicanti. A nove gradi sopra a nord dell’equatore, la luna è enorme e luminosissima, tanto che se anche non ci fosse la metropoli ma fossero ancora capanne, pescatori e foresta, le stelle non si scorgerebbero comunque.
Africa
La casa fantasma è una casa che deve nascere: non mettiamo da parte tutti i soldi che ci servono per veder crescere la nostra abitazione in pochi giorni: ce la guadagniamo negli anni. Oggi abbiamo i soldi per le fondamenta, e costruiamo le fondamenta; domani per le colonne e le pareti esterne, e via con le pareti e le colonne; e fa niente che, man mano che gli oggi e i domani si susseguono, le pareti se le divorino i gechi, i ratti e i rampicanti, perché tanto gli interessi si pagano sempre, anche se la casa te la costruisci in pochi giorni. Pagheremo quello che c’è da pagare, e continueremo a sperare di poterci vivere almeno un giorno, a casa nostra.
Europa
La casa fantasma è una casa morta. È nata in pochi giorni, Leggi il seguito di questo post »
