Mi chiamo Andrea Polo, sono laureato in scienze naturali e per otto anni ho lavorato come ricercatore (dottorando prima, assegnista di ricerca poi) presso l’Università degli Studi di Milano nel campo della microbiologia ambientale e agraria. In questo tempo ho cercato di svolgere la mia attività con impegno e dedizione, convinto (come sono ancora) dell’importanza che la ricerca scientifica ha per l’intera comunità. Tuttavia, le difficoltà di continuare a lavorare con continuità e un po’ di stanchezza dovuta al fatto che – anche per tali difficoltà – a volte il faro delle scelte nel lavoro quotidiano dovesse essere la convenienza e l’ affermazione accademica, piuttosto che un fine più ampio, hanno generato in me una voglia crescente di provare nuove esperienze nelle quali i miei sforzi e il mio lavoro fossero votati a un fine sociale, solidale e utile a tanti, non a pochi, o solo a me. Così ho provato una prima esperienza nell’ambito della cooperazione internazionale prendendo parte a un progetto dell’Università degli Studi di Milano che sosteneva l’avvio di una facoltà di agraria in Sierra Leone. A distanza di un anno dalla prima esperienza sono tornato in Sierra Leone questa volta con COOPI (la prima ONG italiana) per collaborare ad un progetto di sviluppo delle aree rurali e delle comunità povere di agricoltori.

Andrea ha aperto la Finestra sulla terra.

Finestra su cosa?

Chi è che sta in favela?

Un ricercatore in favela, Sierra Leone, Makeni – Io sono quello in piedi con la polo grigia